CENNI STORICI
Siano è un centro agricolo, commerciale ed artigianale situato in una valle a circa 120 m sul livello del mare, in vicinanza del capoluogo di provincia, Salerno, dal quale dista circa 25 km, mentre è a circa 45 km dal capoluogo di regione, Napoli .
Il comune è posizionato nell’estrema parte nord-ovest della provincia di Salerno, in una frazione del suo perimetro con la vicina provincia di Avellino (in particolare nel comune di Quindici) ed è alle porte della pianura sarnese vesuviana.
Siano è il sito dell’interfaccia tra l’agro nocerino e il suo territorio e la valle dell’Irno: per raccontare i motivi, rientra nei progetti di zona le aree territoriali.
Gli abitanti che compongono il paese sono 10.008.
Le città ha origini antiche, molto probabilmente legato alle condizioni climatiche durante l’anno. Oppure, secondo un’altra interpretazione sulla tradizione tramandata oralmente, l ‘”Orco” alluderebbe ad Annibale che, proveniente dalla pianura di Sarno e imboccando il tracciato che sarebbe poi diventato la via Popilia o Capua-Rhegium, attraversò il passo in stretta ‘attuale rudere Campanile dell’Orco sito in località Montagna Spaccata di Lanzara nel vicino comune di Castel San Giorgio e stazionò nella vallata sianese nel 216 aC, mettendola a ferro e fuoco con tutto il circondario durante l’assedio di Nuceria Alfaterna.
Le porche, Iulio e Bosco Borbone, e presenta un paesaggio di tipo collinare / montano. Il territorio comunale si estende su una superficie di circa 8,57 km² e comprende compreso tra i 104 m (in località Starze di Valesana) ei 952 m (vetta del monte Le Porche) slm, presentando quindi un’escursione altimetrica complessiva pari a 848 m.
CENNI STORICI SULL’ORIGINE DELLA CAPPELLA DI S. SEBASTIANO E S. ROCCO
La descrizione della costruzione della prima Cappella costruita in onore di S. Sebastiano è del primo storico ufficiale del Casale di Siano, l’avv. Giovanni Palmieri e successivi viene ripresa da Francesco Aliberti, vicario parrocchiale di S. Maria delle Grazie a Siano, storico e autore del libro “Il Tempio di SS. Sebastiano e S. Rocco. Originariamente la Cappella fu dedicata a S. Sebastiano, martire del III sec. dC, il Quale divenne popolare Durante la pestilenza Che Colpi la Città di Roma nel 680. Al Santo fu Attribuito dei Miracoli e La fine del flagello Che AVEVA provocato tanti morti. Tanto Che, decisero di erigere nel Suo onore la Cappella di S. Sebastiano al centro del paese.
A partire dal secolo XV si diffuse il culto di S. Rocco e anche per lui il culto era legato al terribile flagello della peste. Rocco di Montpellier, universalmente noto come san Rocco (Montpellier, 1346/1350 – Voghera, notte tra il 15 e il 16 agosto 1376/1379), è stato un pellegrino e taumaturgo francese; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica ed è patrono di numerose città e paesi. È il santo più invocato, dal Medioevo in poi, come protettore dal terribile flagello della peste, e la sua popolarità è tuttora ampiamente diffusa. Il suo patronato si è progressivamente esteso al mondo contadino, agli animali, alle grandi catastrofi come i terremoti, alle epidemie di malattie gravissime;in senso più moderno, è un grande esempio di solidarietà umana e di carità cristiana, nel segno del volontariato.
La Cappella dedicò un S. Sebastiano nel 1659, con un regolare atto notarile, fu intitolata anche a S. Rocco e divenne quindi la Cappella dei SS. Sebastiano e S. Rocco. L’aggiunta è bloccata ad una storia di miracoli e devozioni. Dopo la peste del 1656 la popolazione di Siano ritenne il Santo artefice della fine del flagello.
Nella piazza principale di Siano si può notare come due sono in arrivo: quella minore della santa Madonna del Rosario è posizionata sulla destra di chi guarda, quella maggiore dei Santi Rocco e Sebastiano sulla sinistra.
Il palazzo principale è oggigiorno dedicato ai tre santi che la tradizione popolare indica come protettori di Siano (il terzo è san Vito) e sorge sul luogo ove in antichità era il tempio cristiano cinquecentesco in onore di san Sebastiano, primo protettore di Siano in ordine cronologico. Alla destra delle due congreghe e separato da esse svetta maestoso il campanile.
La pianta della chiesa è una croce latina, lunga circa 40 me larga 17 m nel punto più largo (il transetto), 9 m nella navata, mentre la cupola affrescata, costruita dall’architetto calvanese, misura circa 18 m. Il transetto poggia su un’antica cripta-ossario appartenente alla originale matrice cinquecentesca del luogo sacro, unica testimonianza rimasta di architettura tipicamente “ipogea”.
I RESTAURI
La chiesa con il sisma del 23 novembre del 1980 fu gravemente danneggiata. Grazie all’impegno dell’allora sindaco, Luigi Tenore, e del parroco, don Gioacchino Illiano (divenuto poi vescovo della diocesi di Nocera-Sarno), e dell’attuale parroco, don Crescenzo Aliberti, i lavori di restauro si conclusero in soli 5 Anni. Tra gli interventi più importanti, ricordiamo il lavoro di Raffaele Picarella che ritengo i dipinti e le statue lignee e la riarmonizzazione dell’organo. La chiesa fu riaperta solennemente al culto il 3 agosto 1985 dall’allora vescovo di Salerno Guerino Grimaldi.
IL CAMPANILE E LE 5 CAMPANE
Il Sindaco Donnarumma dopo il terremoto del 1857 decise di abbattere il vecchio campanile e di costruirne uno nuovo il progetto era dell’architetto Michele Santorio di Salerno al quale fu affidato il compito di abbattere il campanile e di costruirne uno nuovo. Dopo aver abbattuto il vecchio campanile si decise di costruirne uno alto quanto la chiesa e staccato da essa. Il tetto del campanile fu un padiglione ed ebbe un costo di 250 ducati. L’edificio della costruzione del nuovo campanile a Barba Raffaele e Iuliano Domenico sulla facciata della chiesa durante i lavori Santoro abbandonò i lavori ma sono continuati anche senza di lui. Dopo di ciò è stato nominato Alfonso Calvanese con il compito di modificare il progetto.
Il campanile fu pensato con 5 campane le quali suonando facevano aumentare il suono della campana facendolo sentire anche ai forestieri in ogni momento. Le campane furono costruite a spese degli abitanti di Siano e ognuna in una data diversa: la prima fu costruita nel 1822, la seconda nel 1891, la terza nel 1905, la quarta nel 1921 e in fine la storia nel 1930. Le campane nel 1970 sono rese elettriche.
ALTARE MAGGIORE
L’altare maggiore, nella chiesa cattolica e nelle altre confessioni cristiane che celebrano il carattere sacrificale dell’eucaristia, è l’altare principale della chiesa, sul quale vengono tenute le regolari celebrazioni eucaristiche.
La sua posizione è semper di rilievo e si trova nel presbiterio, nell’abside, in asse verticale con la cupola (se presente) o all’incrocio tra la navata e il transetto.
All’interno del panorama artistico si tratta di antico e moderno, l’altare più curato in fatto di decorazioni pittoriche e scultoree, arricchito da pallido, polittici o altre raffigurazioni del santo o del tema religioso cui è dedicata la chiesa. L’altare maggiore nella chiesa centrale di Siano presenta, alle spalle del presbiterio, l’affresco del 1794 che rappresenta la Vergine in Gloria con San Rocco e San Sebastiano.
L’ORGANO
Il monumentale organo presente nella chiesa di SS. Sebastiano e Rocco è stato commissionato nel 1935 dal parroco di allora, mons. Sabato Corvino che richiese la costruzione di un organo plurifonico. L’organo, pneumatico-tubolare, è considerato da due tastiere, 31 registri e da una ricca pedaliera. La parte centrale è formata da oltre 2000 canne, consolle e meccanica. Il suo primo collaudo avvenne nel gennaio 1936.Anche l’organo subisce danni con il terremoto del 1980, ma presto si sistemò per ritornare al suo antico splendore visivo e sonoro.
Published: Dec 30, 2018
Latest Revision: Jan 4, 2019
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