2c

by Giulia lo presti

Artwork: 2c

This free e-book was created with
Ourboox.com

Create your own amazing e-book!
It's simple and free.

Start now

2c

by

Artwork: 2c

  • Joined Dec 2018
  • Published Books 2

                      I MUSCOLI

Il termine muscolo identifica un organo composto in prevalenza da tessuto muscolare, ovvero un tessuto biologico con capacità contrattile. L’insieme dei muscoli costituisce l’apparato muscolare, che fa parte insieme allo scheletro e alle articolazioni dell’apparato locomotore. Il muscolo ha quattro funzioni: protegge le ossa, riscalda il nostro corpo quando si contrae, lo sostiene e lo muove.
I muscoli sono composti da fibre, le quali sono classificate in fibre bianche, ossia quelle a contrazione rapida che garantiscono velocità, e fibre rosse, fibre specializzate in contrazione lenta garantendo resistenza. Vi sono inoltre fibre intermedie.

Tipi
 Ci sono diversi tipi di muscoli.
In base alla morfologia, possiamo distinguere:
Muscoli striati scheletrici, che presentano caratteristiche striature trasversali visibili anche ad occhio nudo, meglio ancora al microscopio ottico. Queste striature sono dovute alla disposizione regolare degli elementi contrattili. I muscoli striati scheletrici, si contraggono in seguito a impulsi nervosi provenienti dai motoneuroni del sistema nervoso centrale, ovvero a livello cosciente. Questi muscoli sono connessi a segmenti scheletrici e presentano la caratteristica di essere controllati dalla nostra volontà. In questi muscoli la percentuale di Miosina è più alta rispetto all’Actina. Questa speciale conformazione gli conferisce resistenza e forza.
Muscoli striati cardiaci che costituiscono la componente muscolare del cuore, detta miocardio. Microscopicamente parlando, rispetto alle fibre muscolari scheletriche, oltre alle strie trasversali note, posseggono altre striature trasversali ben evidenti, chiamate strie intercalari. Sono le zone di giunzione delle fibre stesse. Il muscolo cardiaco si contrae indipendentemente dalla volontà. La sua conformazione è quasi 50% Actina e quasi 50% Miosina.
Muscoli lisci, cosiddetti in quanto non presentano striature trasversali, essendo disposti in essi disordinatamente gli elementi contrattili. Si presentano in genere di colore più chiaro rispetto alla muscolatura striata. Sono questi a costituire la componente muscolare dei visceri. Qui invece la percentuale di Actina è più alta rispetto a quelli striati.
I muscoli lisci sono involontari, cioè la contrazione di questi avviene in maniera indipendente dalla volontà: sotto il controllo di ormoni, stimoli esterni o in seguito a impulsi provenienti dal sistema nervoso autonomo.
In base alla funzione possiamo distinguere:
Muscoli antagonisti che si oppongono al movimento o si rilassano. Un esempio è il bicipite rispetto al tricipite e viceversa.
Muscoli sinergisti sono quei muscoli che aiutano il muscolo responsabile del movimento nell’esecuzione dello stesso movimento, o che riducono contemporaneamente i movimenti inutili o addirittura controproducenti.
Muscoli fissatori sono quei muscoli sinergisti specializzati. Essi trattengono un osso o stabilizzano l’origine di un motore primario.

Struttura del muscolo striato scheletrico
Il muscolo scheletrico è costituito da fibre muscolari di forma allungata, unite alla loro estremità a tessuto connettivo denso che rappresenta la componente tendinea della fibra. Il citoplasma di tali fibre è occupato da fasci di miofibrille deputate alla contrazione e al rilassamento del muscolo. A un esame microscopico si possono individuare nelle fibrille diverse bande chiare e bande scure che si ripetono regolarmente. Queste bande sono poi delimitate da due linee sottili, dette linee Z, costituite da proteine di ancoraggio.
I sarcomeri sono poi costituiti da fasci di filamenti paralleli e alterni di due tipi:
i filamenti sottili, costituiti da actina, una proteina ad α-elica, attorcigliati ad un filamento di una proteina regolatrice, la tropomiosina.
i filamenti spessi sono invece costituiti principalmente da una proteina filamentosa, la miosina. La miosina è costituita da sei catene polipeptidiche: due catene pesanti le quali presentano ciascuna una testa globulare e una parte filamentosa e quattro catene leggere che, con la porzione globulare delle due catene pesanti, formano la testa della miosina.
Quando un muscolo è rilassato, i filamenti sottili e quelli spessi sono vicini, ma non collegati, mentre durante la fase di contrazione interagiranno assieme.
Movimento muscolare scheletrico
In fisiologia si distinguono sette movimenti realizzati dai muscoli striati scheletrici:
Flessione: si ha quando si avvicinano tra di loro due ossa di un’articolazione, grazie ai muscoli flessori.
Estensione: è il movimento opposto alla flessione e si ha quando si allontanano fra di loro due ossa di un’articolazione, grazie ai muscoli estensori.
Abduzione: si ha quando un arto si allontana dalla linea mediana del corpo, grazie ai muscoli abduttori.
Adduzione: è il movimento opposto dell’abduzione e si ha quando un arto si avvicina alla linea mediana del corpo, resa possibile dai muscoli adduttori.
Rotazione: si ha quando ruotiamo una parte del corpo, resa possibile dai muscoli rotatori.
Muscoli Mimici: permettono di muovere la pelle del volto permettendo di fare diverse espressioni.
Muscoli Antagonisti: muscoli che concorrono ad un movimento con azioni opposte e contemporanee.

Struttura del muscolo striato cardiaco
Il miocardio è formato da fibre muscolari striate simili a quelle del muscolo scheletrico, ma con significative differenze. Esse contengono i nuclei in posizione centrale, sono più piccole, non sono isolate fra loro ma sono connesse l’una all’altra. Alcune cellule si diramano in modo che una cellula si connetta ad altre due cellule. Le aree di contatto sono denominate dischi intercalari. Nella parte citoplasmatica dei dischi intercalari c’è la linea Z. L’unione delle fibre è sia meccanica che elettrica. L’unione meccanica è dovuta principalmente a desmosomi, l’unione elettrica a gap junctions che permettono il passaggio di ioni calcio e piccole molecole fra le cellule. Le gap junction creano una sinapsi elettrica che permette il passaggio di un potenziale d’azione da una fibra muscolare all’altra. Quando un potenziale d’azione è generato, questo si propaga a tutte le cellule del miocardio; i miocardiociti sono quindi interconnessi in modo analogo a quanto succede nelle cellule muscolari lisce. 

2
This free e-book was created with
Ourboox.com

Create your own amazing e-book!
It's simple and free.

Start now

Ad Remove Ads [X]
Skip to content