La Bibbia è l’insieme dei libri ebraici e cristiani che riconoscono la parola di Dio e le sue azioni per la salvezza.
Dio creò l’uomo e lo collocò nel Giardino dell’Eden, nel sud-ovest dell’Asia (che corrisponde circa al centro geografico della porzione di terra più grande della superficie terrestre, indicata dal quadratino nero della seguente mappa geografica).
L’uomo peccò e fallì il compito per cui Dio lo creò. Allora inizia prendere forma il piano di Dio per redimere e ricreare l’uomo con la chiamata ad Abramo per fondare una Nazione attraverso cui questo obiettivo viene raggiunto. Dio fece in modo che Abramo lasciasse Babilonia per raggiungere la terra di Canaan. I discendenti di Abramo migrarono in Egitto e lì diventarono Nazione.
Quattrocento anni dopo, essi vennero condotti fuori d’Egitto, sotto la guida di Mosè, di nuovo nella terra promessa, in Canaan, e quivi, nel corso di circa 400-500 anni, sotto il governo di Davide e Salomone, questa nazione divenne un potente regno.
Alla fine del governo di re Salomone, il regno si divise:
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la parte settentrionale, composta di 10 tribù, chiamata Israele, durò ancora 200 anni e venne ridotta in schiavitù dagli Assiri nel 721 A.C.;
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la parte meridionale, chiamata Giuda, sopravvisse all’altra di circa 100 anni e venne condotta in cattività a Babilonia verso il 600 A.C. Un rimanente della nazione che era stata schiava ritornò alla propria terra nel 546 A.C., riprendendo la propria vita come entità nazionale.
Ben presto l’Antico Testamento (A.T.) si chiude e 400 anni dopo “si fece carne la Parola di Dio”, ossia Gesù, il Figlio di Dio, il Messia annunziato nell’A.T. ed attraverso il quale l’uomo doveva essere redento riportato alla sua condizione originale.
Egli compì la sua opera morendo sulla croce e versando il Suo sangue per i peccati dell’uomo; alla Sua resurrezione diede ordine ai discepoli di annunziare a tutte le nazioni la storia della Sua vita e della Sua potenza redentrice.
Gli Apostoli si sparsero annunciando la Buona Novella in ogni direzione, principalmente verso occidente, attraverso l’Asia Minore e la Grecia, fino a Roma, lungo la spina dorsale dell’Impero Romano che allora comprendeva tutto il mondo civile conosciuto (l’Antico Mondo).
Con l’opera dell’umana redenzione così cominciata, si chiude il Nuovo Testamento (N.T.).
Che cos’è la Bibbia?
Una raccolta di libri scritti in un periodo di più di 1000 mille anni, che raccontano il rapporto di Dio con l’umanità, e soprattutto con il suo popolo. È ritenuta ispirata da Dio e quindi autorevole dai Cristiani e, in parte, dei Giudei.
I vari contenuti, la durata e il modo della sua fissazione scritta, la pluralità delle lingue, culture e letterature danno al libro sacro dei cristiani una struttura complessa; e al tempo stesso la Bibbia è una testimonianza vivente e la guida della coscienza religiosa ebraico-cristiana.
E’ opera di molte persone che hanno scritto sotto ispirazione divina, ma il vero autore è Dio. Attraverso di lei si può osservare l’evoluzione della lingua ebraica, dagli antichissimi resti poetici inseriti nei libri storici alla prosa classica dei libri di Samuele alle forme assai più tarde dell’Ecclesiaste.
I libri che compongono la Bibbia sono 73 (il loro elenco si chiama “canone”) e sono raggruppati in Antico Testamento e Nuovo Testamento.
L’Antico Testamento è costituito da 46 libri, rappresenta l’unico e principale monumento della letteratura ebraica ed è costituito dalla “Bibbia ebraica” (ovvero tutti i libri ebraici e aramaici che risalgono dal periodo del II millennio a.C. fino agli ultimi secoli a.C. e i Deuterocanonici, cioè libri scritti in greco inseriti solo più tardi nel canone ma non riconosciuti sacri da ebrei e protestanti).
Il Nuovo Testamento è composto di 27 libri redatti prevalentemente in greco ed è stato scritto da testimoni oculari, ovvero da persone che hanno assistito con i propri occhi a ciò che hanno narrato.
Published: May 25, 2018
Latest Revision: May 25, 2018
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