by Giorgia Gastaldello
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PLATONE e LE BASI FILOSOFICHE
Con la resa della supremazia spartana, Atene attraversa un periodo di crisi.
Nel 404 a.C. le istituzioni democratiche vengono sostituite da un governo autoritario, imposto da Sparta: il governo dei Trenta tiranni, che nel 403 a.C. viene soppiantato da un nuovo governo democratico, il quale non riesce a far risollevare la città.
Atene, oltre all’indebolimento interno, deve fare fronte all’ascesa di Tebe e all’espansione del Regno macedone.
In questo clima di instabilità politica e sfiducia dei cittadini, prende vita la riflessione del filosofo Platone, il cui pensiero ha come primo obbiettivo la rinascita dello Stato.
PLATONE
Platone nacque ad Atene nel 428 a.C.
Dopo aver partecipato a tre spedizioni militari durante la guerra del Peloponneso, nel 408 a. C. incontrò Socrate, che diventerà il suo maestro. Dopo la morte dell’insegnante, Platone iniziò a viaggiare, soprattutto a Siracusa, dove venne imprigionato ma un amico lo rese libero.
Nel 387 a.C. ad Atene fondò l’Accademia, un luogo dedicato alla sua riflessione filosofica.
Nel 364 a.C. l’esigenza di fondere il pensiero e l’azione, lo portò a Siracusa, dove divenne consigliere di Dionigi, con la speranza di trasformare lo stato siracusano alla luce dei suoi principi filosofici.
Nel 348 a.C. morì
LE BASI FILOSOFICHE
Platone vive con sofferenza il declino economico e culturale della città che interpreta non come crisi della politica, ma dell’uomo nella sua totalità.
Platone osserva che le cose di cui facciamo esperienze attraverso i sensi sono manifestazioni concrete e secondo lui le IDEE sono l’essere vero, perfetto e incorruttibile. Mentre la REALTA’ SENSIBILE è una copia imperfetta e mutevole. Quest’ultima si divide in due grandi regioni: il mondo delle idee ovvero sempre perfetto e il mondo sensibile sempre imperfetto e corruttibile.
Questa prospettiva dualistica viene applicata da Platone non soltanto alla realtà, ma anche dall’essere umano, composto da anima (perfetta e immortale) e il corpo (imperfetto e mortale).
I PRINCIPI PEDAGOGICI
Dal dualismo platonico derivano due importanti principi pedagogici:
-la convinzione che la conoscenza sia la reminiscenza, ovvero il ricordo. Secondo Platone infatti, prima di incarnarsi in un corpo, l’anima vaga nel mondo perfetto delle idee, dove può contemplare l’essere autentico
-l’idea che l’anima si divida in tre parti:
*zona CONCUPISCIBILE = sede dei desideri e delle passioni
*zona IRASCIBILE = sede dell’impulsività e del coraggio
*zona RAZIONALE = sede della ragione
IL MITO PLATONICO DEL CARRO ALATO
Platone ricorre ad un mito. Egli descrive l’ANIMA come una biga trainata da una coppia di cavalli alati, uno bianco e uno nero, guidati da una auriga. Il cavallo bianco è buono e obbediente, mentre il cavallo nero recalcitrante; quindi l’auriga deve dominarli facendo in modo che non si ostacolino l’un l’altro.
I due cavalli rappresentano i due elementi irrazionali o passionali dell’anima: il cavallo bianco le passioni spirituali, più elevate e il cavallo nero quelle più basse, legate al corpo, mentre l‘auriga rappresenta la componente razionale dell’anima. Lui cerca di indirizzare i cavalli verso il cielo, dove abitano le idee. L’aspirazione dell’anima è dunque quella di innalzarsi per giungere a contemplare i modelli ideali su cui si regge ogni cosa.
Published: May 5, 2018
Latest Revision: May 5, 2018
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