esami oggettivi e soggettivi del visus

L’anamnesi

l’anamnesi è la raccolta delle informazioni (più ne hai meglio è) quindi può essere ritenuto un test soggettivo, le informazioni raccolte devono essere inerenti alla visita che si deve svolgere, ma in optometria in particolare interessano:
i sintomi che hanno indotto alla visita,
l’uso che se ne fa della vista, e della visione, cioè abitudini di lavoro, distanza, illuminazione, orario dell’impegno visivo, soprattutto se ravvicinato, la storia clinica del soggetto riguardante l’età di insorgenza dei primi disturbi visivi, la prima correzione,
problemi oculari passati, infezioni o patologie importanti, sia oculari che generali, se si soffre diabete o ipertensione, (questo come informazione perchè un grave diabetico potrebbe non riuscire a raggiungere un visus ottimale anche con la correzione per problemi retinici) eventuali visite effettuate in precedenza, oculistiche o optometriche la motivazione. oltre questo naturalmente non dimenticare i dati generali del soggetto da esaminare

oftalmometria

l’oftalmometro è uno strumento che misura la curvatura della parte esterna della superficie corneale, basato sulla riflessione delle mire sulla superficie corneale che è speculare, sfrutta quindi la caratteristiche degli specchi convessi più grandi saranno le mire e meno curva sarà la cornea, e viceversa

con l’oftalmometro possiamo rilevare l’astigmatismo corneale utilissimo per l’applicazione delle lenti a contatto la rilevazione viene effettuata sia in millimetri che in diottrie, normalmente la cornea è sede di un leggero astigmatismo di tipo secondo regola con asse verticale più rifrangente di quello orizzontale