LA MODA

by Elvina Rexhepaj

Artwork: Elvina Rexhepaj

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LA MODA

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Artwork: Elvina Rexhepaj

  • Joined Jun 2017
  • Published Books 1

capitolo 1

Scesi dall’astronauta in un pianeta della moda vidi le persone vestite molto bene ed erano molto belli,avevano le borse con le firme,i vestiti colorati,le donne avevano i tacchi 12 cm e i maschi le scarpe che gli brillavano, vede tutte le case colorate  con ragazze sui muri disegnate veramente bello,mi piacevano molto le parrucchiere come ti facevano i capelli prima te li lavavano con lo scampo ,poi te gli asciugavano ed alla fine te li piastravano alla fine ti truccavano, io pensavo non sarebbe male di chiedere  a qualcuno che mi aiutasse a trovare dei vestiti così  belli come la moda ma mi  piaceva anche di andare ad andare dal parrucchiere per farmi bella come gli altri.

L’altro giorno  vidi un negozio di vestiti ed entrai e mi avvicinai  alla cassa c’era un signore molto strano  vestito tutto giallo con un cappello  a forma di scarpa poi mi presi delle gonne stra belle dei tacchi molto belli di colore nero,rosso,blu scuro e  rosso molto chiaro quasi  arancione.Al pomeriggio c’era una sfilata e mi  chiesero di farla anche io, io dissi di no ed andai a sedermi e vedere le altre ragazze sfilare.

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Capitolo 2

Il sindaco di un paese della musica  mi chiese.:

– Come ti  chiamo? E gli risposi mi chiamo Elvina

-Quanti anni hai?chiese,ho undici anni.

Questo sindaco si chiamava Andrea,si vestiva in modo elegante con un disegno  sulla giacca  con un disco ed un microfono,aveva un cappello a forma con un disco.

Dopo un pò questo sindaco mi presentò dei signori e mi disse che questi signori mi volevano adottare ed io risposi di sì ed andai con loro,quando mi portarono a casa vidi dei bambini:uno che aveva la mia stessa età,ed due gemellini.Mio padre si chiama Giovani,aveva i capelli marroncini,doveva mettersi gli occhiali perchè  non vedeva tanto bene, era muscoloso ed era alto due metri.Mia madre si chiamava Giorgia,era bionda,occhi azzurri,alta uno e novanta metri.I miei nuovi fratelli in tutto erano tre quello che aveva l’età uguale a me si chiamava Giorgio,i due gemellini si chiamano Sandro e Sara  questi nuovi fratelli erano simpatici ma non mi piaceva che mi stanno  sempre attaccati ,loro mi stavano attaccati perchè mi volevano molto bene,Sara dormiva sempre con me ,Giorgio invece di chiamarmi Elvina mi chiamava sorella.

Questa famiglia  era molto bella con questi nuovi fratelli e con questi nuovi genitori.

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Capitolo 3

  • prima parte  – testo narrativo (ricorda di inserire i dialoghi): Insieme alla famiglia adottiva, usando un mezzo di trasporto di tua invenzione, raggiungete la casa.
  • seconda parte – testo descrittivo: descrivere la casa dall’esterno: forma, colori e materiali
  • terza parte – testo descrittivo: descrivere l’interno della casa e in particolare:
    • il salotto o la stanza usata da tutta la famiglia
    • la cameretta che dividi con il tuo fratello/sorella alieni
    • una stanza “strana” tipica del tuo pianeta

 

 

La casa dei genitori che mi hanno adottato è molto bella grande,dentro  il salotto c’erano dei colori strabelli  color: marrone chiaro,marrone scuro,bianco e colori arcobaleni  era rivestita di colore marrone chiaro con tanti disegni della moda , i divani solo di un colore ,la TV era fatta con scarpe attorno,ed la porta tutta a corone.La cucina  era tutta bianca con  un colore panna con i brillantini ed le finestre con le tapparelle  a vestiti.Le nostre stanze:Giorgio c’è  l’aveva  con macchine tutte rosse chiare, scarpe  e tanti pipistrelli con colore arancione.

La mia  camera c’è l’avevo da sola non mi  piaceva proprio di avere la camera  da sola invece Sara e Sandro insieme  la mia camera era fatta  di notte illuminano  per non aveva paura,vicino al letto ha due comodini  dell’altra  parte ha la scrivania per fare i compiti,la porta con una ragazza erano due  cantanti che erano Ariana Grande e Fedez , Ariana era vestita da modella e  fedez era vestito da modello.

I miei vestiti che mi hanno comperato erano stra belli  con scarpe,trucchi,pantaloni tutti quelli che mi piacevano,magliette tutte quelle che mi piacevano ed tutti gli smalti di tutti i colori .

Il bagno tutto colorato e disegnato con delle ragazze vestite, la vasca era quella che ti faceva  massaggi  per la schiena ,per le gambe,per le braccia.

Questa casa era molto bella e molto grande.

 

 

 

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CAPITOLO 4

 

lund marte merche giove vene
     1 educazione  della moda musica inglese geometria inglese
     2 educazione della moda educazione della moda scienze del corpo matematica della musica tedesco
     3 musica matematica della musica scienze del corpo educazione della moda scienze del corpo
     4 sfilate vestiti preparati matematica della musica sfilata vestiti preparati educazione della moda educazione della moda
     5 matematica della misura tedesco storia musica educazione della moda
     6 scienze del corpo tedesco geografia sfilata vestiti preparati matematica della musica

 

Il primo giorno la mia nuova mamma che mi ha adottato mi sveglia per andare a scuola quindi il mio primo giorno di scuola,mi portai a scuola mio papà ed anche gli altri miei fratelli,io entrai in classe ed tutti mi facevano domande:

-Da dove vieni?Mi chiese una ragazza.

-Quanti anni hai?Mi chiese un ragazzo.

-Come ti chiami?Mi chiese un ragazzo.

-sai come mi chiamo?Mi chiese una ragazza.

Io risposi io mi chiamo Elvina ho 11 anni  sono stata adottata dai genitori che mi hanno visto e si sono  affezionati a me.

Poi arrivò la prof. che mi chiamò e mi disse sai te qualcosa della moda?Io risposi sì ne so un pò e poi mi disse di andare a sedermi io andai ed chiamò un mio compagno che si chiamava  alessandro ed la prof.gli chiese ma te Alessandro ne sai qualcosa sulla moda? e lui disse sì ne so ed iniziò a dire tante cose.

Finirono le 2 ore con l’educazione della moda ed facemmo una pausa molto lunga pk  l’altra prof. era occupata,quando arrivò iniziarono tutti a tirare fuori i loro strumenti:flauto, chitarra,tromba … erano tutti disegnati con vestiti scarpe ….

poi continuarono così alle altre ore.

Era già ora di andare a casa ed avevamo pochissimi compiti da fare,venne mia madre a prendermi e andammo a mangiare un gelato con i miei altri fratelli,finiti i gelati andammo a casa a fare  i compiti ed erano già le ore 3 finito i compiti erano le ore 6 ed mi misi a guardare la tv,poi mi sono messa a fare la cartella ed ho controllato  i compiti ed alla fine mi sono messa a letto perchè ero molto stanca.

Ero molto felice di andare in quella scuola.

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CAPITOLO 5

Questo qua è il mio cucciolo che mi hanno regalato i miei genitori si chiama Vaiolet lei era nata il 20 ottobre ed ha 1 anno e mezzo,è grande 20 centimetri ed pesa 500 grammi.

Ha le orecchie morbide e paffute,quando muove le ciglia fa pling pling,la sua testa c’è l’aveva di colore panna ,ha il naso giallo che quando lo tocchi fa ping ping.

Quando cammina fa boing boing, la vesto con vestiti che hanno le frangette di colore fucsia e azzurre.questo gattino è stra bello ed gli voglio molto bene.

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LA MODA by Elvina Rexhepaj - Illustrated by Elvina Rexhepaj - Ourboox.com

CAPITOLO 6

 

Caro diario, oggi i miei genitori sono venuti nel mio letto e mi hanno svegliato dicendomi:”Oggi abbiamo deciso di portarti alla sfilata di moda nel paese più popolare del mondo”ed io  ero felicissima di andare ad truccarmi ed  a sfilare.

Io mi alzai e mi preparai per andare, partimmo  con tutta la famiglia ed facemmo un lungo viaggio che durò per 4 ore.

Arrivati scesi dalla macchina ed tutti i signori che mi facevano foto e mi chiedevano autografi,poi i miei genitori mi portarono alla sfilata entrai nel mio camerino ed avevo due signore che mi truccavano ed mi sistemavano i capelli,dopo aver finito di sistemarmi i capelli e di truccarmi mi misi un vestito tutto bianco e dietro lunghissimo,davanti era tutto con brillantini e avevo una corona in testa.

Nel palchetto dove sfilavo c’era  scritto “la più grande stilista del mondo Elvina”,io esco nel palchetto a sfilate ed c’erano tante persone che gridavano e che mi facevano foto ed nelle mani avevano cartelloni che c’era la mia foto con scritto”la più bella stilista che abbiamo mai visto’’.

Io sfilavo benissimo poi avere finito tutta la mia esibizione andai nella mia cameretta ed mi tolsi il trucco e il vestito e mi misi un altro vestito corto fino alle ginocchia e a forma di cuore nelle spalline era di colore rosso  chiarissimo con i cuori disegnati ed tutto con i brillantini, “quando sono uscita mi hanno chiesto se potevo cantare’’- ed io dissi di si perchè sapevo cantare ed avevo solo cinque canzoni ed cantai una di quelle,quando cantavo mi sentivo una ragazza molto sicura di me quando avevo finito sono andata a togliermi il trucco e il vestito ed mi sono messa i pantaloni i tacchi ed una maglietta con la mia foto.

Poi con la mia famiglia siamo andati dove si fanno gli album con le foto  ed siamo andati a farne uno con tutte le mie foto ed la signora che faceva gli album ci ha messo solo due ore poi lo dovranno pubblicare  in tutti i mondi hanno detto ed io ne ero molto felice perche era la prima volta nella mia vita ne ero stra felice,poi dopo avere finito ed mi hanno dato l`album siamo andati al ristorante perche mi avevano detto che mi devo incontrare con una mia amica invece avevano fatto una bellissima festa con tutte le mie migliore amiche di classe e tutti i miei amici e quando e` arrivata la torta con 11 candele  dopo avere spente la mia migliore amica ha preso un po` di torta e mi ha sporcato il naso poi tutti abbiamo sporcato il naso ed mia mamma ce l’ha divisa e dopo avere finito abbiamo ballato tutti insieme e abbiamo giocati fino alla mezzanotte e tutti siamo ritornati nelle nostre case a dormire.

Questa giornata è stata  una giornata meravigliosa con la mia famiglia il mio animaletto ed i miei compagni di classe non me la dimenticherò mai questa giornata fantastica e bellissima.

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Il ritorno!

Appena mi sono alzata,mi sono  vestita e ho fatto colazione poi ho sentito  la campanella che suonava io mi chiesi:  -Ma chi può essere?

Andai alla porta e l’aprì era il sindaco che mi aveva fatto incontrare i miei genitori adottivi.

Poi io chiamai mia mamma al telefono di ritornare a casa pk c’era il sindaco che voleva parlare con lei:cioè con mia mamma .

Io  mentre aspettavo la mamma chiesi al sindaco se voleva venire con me al bar che avevamo vicino a bersi un caffè e io bermi una cioccolata ,il sindaco disse di no.

Pochi minuti dopo mia mamma arrivò,e andò con il sindaco allo studio di papà,appena finito di parlare la mamma, la mamma  il sindaco mi dissero che i miei genitori veri volevano che andassi da loro io ero felice da una parte che loro mi avevano trovato e dall’altra non volevo lasciare i miei genitori adottivi da soli pk sapevo che ci rimanevano male,allora ho chiesto se gli va bene che i miei genitori veri si trasferisce qua vicini ai miei genitori adottivi loro accettarono.

E vissero tutti felici e contenti.

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