Amnesty International è un’organizzazione non governativa internazionale impegnata nella difesa dei diritti umani. Lo scopo di Amnesty International è quello di promuovere, in maniera indipendente e imparziale, il rispetto dei diritti umani sanciti nella Dichiarazione universale dei diritti umani e quello di prevenirne specifiche violazioni.
Fondata il 28 maggio 1961 dall’avvocato inglese Peter Benenson, l’organizzazione conta oggi oltre due milioni di soci sostenitori, che risiedono in più di 150 nazioni. Il suo simbolo è una candela nel filo spinato.
Ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1977 per l’attività di “difesa della dignità umana contro la tortura, la violenza e la degradazione”[1]. L’anno seguente è stata insignita del Premio delle Nazioni Unite per i diritti umani[2]
La visione di Amnesty International è quella di un mondo in cui ad ogni persona sono riconosciuti tutti i diritti umani sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e da altri atti sulla protezione internazionale di questi.
« La visione di Amnesty International è quella di un mondo dove ciascuno può godere di tutti i diritti enunciati nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e di tutti gli strumenti internazionali relativi a essi. Per essere fedele a questa visione, Amnesty International ha la missione di condurre ricerche e azioni che mirano a prevenire e cessare i gravi oltraggi a tali diritti” » |
(Statuto di Amnesty International, 27º meeting del Consiglio Internazionale (2005)) |
Amnesty International opera in favore delle persone incarcerate per motivi di coscienza, uomini o donne, le cui credenze, la loro origine o l’appartenenza religiosa o politica gli hanno valso la privazione della libertà. Amnesty International si oppone ugualmente e senza riserva a tutte le forme di tortura e alla pena di morte.
Nel perseguimento di questa visione, la missione di Amnesty International è quella di svolgere ricerche e azioni per prevenire e far cessare gravi abusi dei diritti all’integrità fisica e mentale, alla libertà di coscienza e di espressione e alla libertà dalla discriminazione.
Amnesty International è una piccola comunità globale di tutelatori dei diritti umani che si riconosce nei princìpi della solidarietà internazionale, di un’azione efficace in favore delle singole vittime, della copertura globale, dell’universalità e indivisibilità dei diritti umani, dell’imparzialità e dell’indipendenza, della democrazia e del rispetto reciproco, senza distinzione e discriminazione tra razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica, origine nazionale o sociale, ricchezza, nascita o altra condizione.
Significato del simbolo
Il simbolo di Amnesty International è la candela nel filo spinato (in inglese: candle in barbed wire), nota anche semplicemente come “candela di Amnesty International” (in inglese: the Amnesty candle). Realizzatrice del logo con la candela, a partire da un’idea del fondatore di Amnesty International Peter Benenson, fu l’artista britannica Diana Redhouse.
Il filo spinato richiama la recinzione di un campo di prigionia soprattutto per richiamare la violenza di quell’argomento, a simboleggiare la detenzione protratta e le violazioni dei diritti umani perpetrate nei confronti dei prigionieri di coscienza; la candela accesa, che rimanda al motto spesso ricordato all’interno di Amnesty International “è meglio accendere una candela che maledire l’oscurità”, rappresenta la volontà, da parte dell’organizzazione, di tenere sotto la luce dei riflettori ciascuna singola violazione dei diritti umani sulla quale essa lavora, perché l’opinione pubblica possa esserne edotta. Un ulteriore significato leggibile nella luce della candela è la speranza nella giustizia per tutte le vittime delle violazioni dei diritti umani.
Published: Mar 5, 2017
Latest Revision: Mar 5, 2017
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