FIRENZE E LA NUOVA ARCHITETTURA
Nel quattrocento, l’architettura cambia in modo radicale. Le principali novità del secolo si sperimentano grazie al contributo di Filippo Brunelleschi (1377-1446), Michelozzo Michelozzi (1396-1472) e Leon Battista (1404-1472).
Questi furono i principi fondamentali del cambiamento:
-viene adottato un nuovo sistema progettuale
-si studiano le opere dell’antichità greca e romana e si utilizzano elementi classici
-cambia il modo di gestire il cantiere: l’architetto è unico responsabile dell’opera in tutti i suoi aspetti
FILIPPO BRUNELLESCHI
usa regolarmente le forme architettoniche classiche. Inaugura, pertanto, uno stile nuovo: la colonna, l’arco, le cornici, i capitelli, vengono usati non solo come parti strutturali o decorative, ma anche per rendere leggibile lo spazio architettonico.
Egli inaugura una nuova figura di architetto: non si limita a seguire in cantiere ogni fase dei lavori, ma è anche ideatore delle macchine di lavoro, comprende gli aspetti tecnici delle costruzioni, utilizzando come nessuno prima il calcolo matematico, la geometria e il disegno.
CUPOLA di SANTA MARIA del FIORE
Nel 1418 la Corporazione della Lana indisse un concorso per realizzare la cupola della Basilica di Santa Maria del Fiore rimasta incompiuta nel quattordicesimo secolo.
Con i suoi 42 metri di apertura alla base, ottagonale, la cupola aveva dimensioni straordinarie, inferiori solo a quelle del Pantheon. Per la sua costruzione sarebbero state necessarie imponenti strutture di sostegno, impossibili da sostenere a una simile altezza.
Proprio studiando il Pantheon Brunelleschi comprese la strada da seguire: basandosi su calcoli matematici, egli voltò la cupola su un’armatura autoportante, ovvero in grado di reggersi senza queste strutture(cèntine). Inoltre per aumentare la resistenza della muratura dispose i mattoni a spina di pesce, secondo una tecnica usata dai Romani
Published: Dec 5, 2016
Latest Revision: Dec 5, 2016
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