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Giovanni.Rinascimento

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Artwork: Giovanni Crestani

  • Joined Oct 2016
  • Published Books 1

LA PROSPETTIVA

La prospettiva è un insieme di proiezioni e di procedimenti di carattere geometrico-matematico che consentono di costruire l’immagine di una figura dello spazio su un piano, proiettando la stessa da un centro di proiezione posto a distanza finita.
Dal punto di vista linguistico, il vocabolo “prospettiva” è la forma femminile sostantivata di “prospettivo”, derivante a sua volta dal latino tardo “prospectivus”, “che assicura la vista”. Nel campo degli studi ottici medievali la perspectiva indicava l’ottica stessa (perspectiva naturalis), intesa come percezione visiva.
La prospettiva fu il primo tra i metodi usati di rappresentazione a essere, per così dire, codificato. Ma dai cospicui resti di pittura romana pervenutaci, notiamo una matura capacità di ottenere gli scorci, ma il disegno delle linee che definiscono gli ambienti architettonici è molto approssimativo e lascia capire che, almeno nell’ambiente romano, i sistemi operativi per ottenere gli effetti prospettici nelle immagini erano del tutto intuitivi.
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Prospettiva nel Medioevo
La prospettiva nel rinascimento si divide in Primo rinascimento e Rinascimento maturo.
PRIMO RINASCIMENTO
 All’inizio del Quattrocento, a opera del grande architetto fiorentino Filippo Brunelleschi, si ebbe un primo salto di qualità, si può dire di ordine scientifico. Attraverso studi ed esperienze condotte con l’aiuto di strumenti ottici, Brunelleschi pervenne ad un procedimento metodologico per rappresentare gli edifici in prospettiva, che illustrò graficamente in due tavolette andate purtroppo perdute.
RINASCIMENTO MATURO
In mancanza di sicure basi matematiche, le ricerche sul fenomeno della percezione visiva venivano condotte con semplicissimi strumenti, premesse ai “prospettografi” usati nei secoli successivi, o al massimo con rudimentali camere oscure. Di questi strumenti e del loro uso, oltre alle descrizioni letterarie, abbiamo delle nitide rappresentazioni in alcune notissime incisioni su legno di Albrecht Dürer. Il Dürer, che aveva compiuto due viaggi in Italia nel 1494 e nel 1505, contribuì fortemente a divulgare le nuove teorie nell’Europa settentrionale soprattutto con la sua immensa opera grafica.
L’interessamento appassionato dei pittori alla prospettiva non era indotto solo dal desiderio di trovare espedienti per giungere a una corretta rappresentazione mimetica del reale. Oltre a conferire all’arte supporti di carattere scientifico, la ricerca era finalizzata a dare evidenza a unaconcezione del mondo filosofico, basata su un ordine razionale distribuito su tutto il creato.

 

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Per rappresentare lo spazio in prospettiva i volumi che lo definiscono devono essere posti in relazione ad un punto di vista (pv) che corrisponde all’altezza dell’occhio dell’osservatore.
Per il punto di vista passa la linea dell’orizzonte (lo): essa sarà tracciata in basso, o in alto, a seconda che l’osservatore guardi dal basso o dall’alto.
Le rappresentazioni prospetiche più usate sono quella centrale e quella accidentale
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FILIPPO BRUNELLESCHI

Filippo Brunelleschi, è stato un architetto, ingegnere, scultore, orafo e scenografo italiano del Rinascimento.

Considerato il primo ingegnere e progettista dell’era moderna, Brunelleschi fu uno dei tre primi grandi iniziatori del Rinascimento fiorentino con Donatello e Masaccio. In particolare Brunelleschi, che era il più anziano, fu il punto di riferimento per gli altri due e a lui si deve l’invenzione della prospettiva a punto unico di fuga. Dopo un apprendistato come orafo e una carriera come scultore si dedicò principalmente all’architettura, costruendo, quasi esclusivamente a Firenze, edifici sia laici sia religiosi che fecero scuola. Tra questi spicca la cupola di Santa Maria del Fiore.

LA CUPOLA DEL BRUNELLESCHI

La celebre cupola del Brunelleschi costituisce la copertura della crociera del Duomo di Firenze; era la cupola più grande del mondo e rimane tuttora la più grande cupola in muratura mai costruita. Grazie alla fondamentale rilevanza che essa ha rivestito per il successivo sviluppo dell’architettura e della moderna concezione del costruire, essa è tutt’oggi la più importante opera architettonica mai edificata in Europa dall’epoca romana.

L’attuale edificio del Duomo fu iniziato nel 1294-1295 e la base del tamburo della cupola fu pronta già nel 1314-1315; tuttavia all’inizio del ‘400 ancora nessuno si era posto seriamente il problema di trovare una soluzione per la copertura.

Il problema della sua costruzione affannava da tempo gli operai del Duomo. Non era infatti impresa semplice costruire e individuare dove appoggiare le enormi centine di legno che avrebbero dovuto sostenerla fino alla sua chiusura definitiva con la chiave di volta.

Nel 1418 l’Opera del Duomo bandì un concorso pubblico per la costruzione della cupola. In seguito al concorso, che pure ufficialmente non ebbe vincitori, Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti furono nominati capomaestri. Il 7 agosto 1420 ebbe inizio la costruzione della cupola, che fu completata fino alla base della lanterna il 1º agosto 1436.

 

 

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