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“Uno due e tre eccoci quì dal notiziario della scuola ad annoiarvi come sempre in un lunedì mattina”
Era proprio vero oggi è lunedì il giorno in cui nessuno studente ha voglia di andare a scuola dopo un bellissimo fine settimana al mare.
Appena rientro in classe vedo come sempre tutto fuori posto ,ma non avevo voglia di fare nulla quindi neanche di fare “bordello“.
Due secondi dopo mi siedo nel mio banco e assumo la mia posizione scolastica cioè testa poggiata sopra la mia mano e gomito leggermente obliquo poggiato sul banco.
Prime due ore arte e subito dopo scienze e infine quarta ora geografia ,ma la sfortuna è su di noi.
Sembra tutto ok e finalmente la mia punizione di stare a scuola per cinque ore di lunedì è finita e posso tornare a casa mia evviva.
E solo dopo qualche secondo quando ho realizzato il concetto di dove sono mi ricordo che a casa mia c’è il libro di matematica pronto ad essere aperto.
Dopo aver fatto tutti i compiti iniziò a sentire le palpebre pesanti, sempre più pesanti e dalla stanchezza mi faccio un sonnellino.
Mi sveglia mia madre dicendomi di alzarmi dal letto e senza farmelo dire due volte lo faccio all’istante.