CONOSCO LE DIPENDENZE E LE EVITO
Conosco le dipendenze e le evito:
Ludopatia ‐ Gioco D’Azzardo.
Il gioco d’azzardo patologico è un disturbo del comportamento rientrante nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo degli impulsi.
Ha una forte attinenza con la tossicodipendenza; infatti il giocatore d’azzardo mostra una crescente dipendenza nei confronti del gioco.
Ormai arrivati al XXI Secolo,la dipendenza dal gioco d’azzardo si è trasferita anche su piattaforme on‐line peggiorando ancora di più la situazione di molte persone.
Il gioco on-line è estremamente pericoloso da questo punto di vista, perché nella solitudine della propria
casa il giocatore non ha freni; ha infatti la possibilità di accedere al gioco sempre e viene in questo modo
a mancare la funzione socializzante del gioco, che diviene un rituale solitario e una compulsione.
Sintomi:
• È assorbito dal gioco;
• Ha bisogno di giocare somme di denaro sempre maggiori;
• Tenta di ridurre, controllare o interrompere il gioco d’azzardo, ma senza successo;
• È irrequieto e irritabile quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo;
• Gioca d’azzardo per sfuggire ai problemi o per alleviare un umore disforico;
• Dopo aver perso al gioco, spesso torna un altro giorno per giocare ancora, rincorrendo le proprie perdite;
• Mente alla propria famiglia o ad altri per occultare l’entità del coinvolgimento nel gioco d’azzardo
• Ha commesso azioni illegali per finanziare il gioco d’azzardo;
• Ha messo a repentaglio opportunità per il gioco d’azzardo;
• Fa affidamento sugli altri per reperire denaro per alleviare la situazione economica difficile causata dal gioco.
La ludopatia può portare a rovesci finanziari, alla compromissione dei rapporti e al divorzio, alla perdita del lavoro, allo sviluppo di dipendenza da droghe o da alcol fino al suicidio.
La dipendenza da internet.
Internet rappresenta la più grande rivoluzione del nostro tempo. Una rivoluzione che ha cambiato abitudini e stili di vita consolidati.
Se pure ha introdotto considerevoli comodità e miglioramenti nelle nostre vite, internet sembra costituire un pericolo. Navigare tra le pagine del Web richiede grande prudenza.
Come nella vita vita reale, anche su internet possiamo venire in contatto con adescatori e criminali, possiamo cadere vittime di truffe,ecc…
Al di là di tali esperienze negative, internet ha cambiato il nostro modo di entrare in contatto col mondo. Che non avviene più in modo diretto, ma in modo indiretto, attraverso la mediazione del computer.
Sono sorti in Italia,da qualche anno,i primi ambulatori per la cura della dipendenza da internet.
I principali sintomi dell’abuso della rete sono: eccessiva stanchezza, alterato ritmo sonno-veglia, perdita di appetito, calo del rendimento scolastico o lavorativo, diminuito senso della realtà. In generale, compromissione della vita relazionale, sociale e professionale.
Anche se non è ancora chiaro se sia la rete a far ammalare o se internet evidenzi disturbi della personalità già presenti, il modo per superare un possibile rapporto distorto col computer passa attraverso il coinvolgimento della famiglia e la capacità di empatia e di ascolto da parte di genitori ed educatori. E, finalmente, passa dalla capacità del singolo di elaborare un pensiero critico, che tenga conto della complessità e ambivalenza del rapporto tra uomo e tecnologia.
La tecnica ha senz’altro degli aspetti oscuri di cui tenere conto, tuttavia sarebbe assurdo criminalizzare l’uso dei computer.
Lo sviluppo di un corretto pensiero critico non nasconde perciò i pericoli dell’uso della rete, ma non li enfatizza e soprattutto non ignora i pericoli di una medicina, come quella contemporanea, tesa ad incrementare clienti, consumi e profitti. Non sottovalutiamo, dunque, i pericoli del Web, ma non creiamo malati “immaginati”, in nome di un concetto di normalità troppo rigido e unilaterale.
I giovani trascorrono molto tempo in Internet – mediamente due ore al giorno. Le reti sociali esercitano sugli adolescenti una forte attrazione e anche i giochi del computer li affascinano e sono utilizzati con frequenza. Attraverso questi mezzi si possono soddisfare diversi bisogni, come la voglia di avventura, il riconoscimento e il successo.
L’utilizzo esagerato di Internet e dei videogiochi può portare alla dipendenza. I giovani rientrano nella categoria a rischio:per i giovani con angosce sociali, depressi o che hanno una scarsa opinione di sé, il pericolo di sviluppare una dipendenza da Internet è maggiore; con i giochi e in Internet i problemi emozionali sembrano più facili da superare. Nel complesso gli utenti maschili di Internet sono maggiormente colpiti da dipendenza, ma la tendenza è quella di un aumento anche presso le utenti femminili.
I giochi di ruolo online e le piattaforme di comunicazione come le reti sociali e le chat presentano un alto potenziale di dipendenza. La loro particolarità è quella di permettere la creazione di comunità in cui si possono vivere amicizie e provare sicurezza – il che non è sempre facile da realizzare nella vita reale. Anche nel gioco si può soddisfare in modo istantaneo il bisogno di successo e di riconoscimento, ad esempio conseguendo un punteggio alto.
Conosco le dipendenze e le evito:
Alcol
ABUSO D’ALCOL
• Acuto
• Un’eccessiva quantità di alcol in una sola occasione
• Cronico
• Assunto continuamente
ALCOLISMO
• Problemi
• Relazioni, Economici,Lavorativi,Comportamentali.
• Malattie
• Danni celebrali,
• Danni al fegato
• Danni cardiaci
• Gastrite
• Imponenza
• Arteriosclerosi
Problemi che porta l’alcolismo
• Dipendenza dall’alcol
• Non riesce a controllare il consumo
• Non può fare a meno di bere
• La mancata assunzione provoca sintomi psicologici e fisici
CURE E TERAPIA
• Consulenze psicologiche o gruppi di auto aiuto(ALCOLISTI ANONIMI)
CONLUSIONE
• Il consumo di alcol è costantemente in crescita tra i giovani. Le poche confortanti statistiche dovrebbero mettere in guardia le famiglie. L’alcol uccide una persona ogni 10 secondi in tutto il mondo. L’alcol non viene digerito ma viene assorbito nel flusso sanguigno. I Russi sono i più forti bevitori al mondo, la birra non è stata considerata una bevanda alcolica fino al 2013. Nel medioevo la birra veniva consumata più dell’acqua. Nel Regno Unito è legale bere alcolici per i bambini di oltre 5 anni. Ad Amsterdam gli alcolisti vengono pagati in birra perpulire le strade. Una ricerca scientifica afferma che le persone con gli occhi azzurri hanno una tolleranza alcolica più elevata.
Conosco le dipendenze e le evito:
Fumo + Internet
TABAGISMO
Il tabagismo è l’abitudine o dipendenza dal fumo di tabacco, ossia l’atto di bruciare le foglie secche della
pianta del tabacco e inalare il fumo derivato per piacere, a cui consegue un’intossicazione di tipo cronico e una dipendenza; per estensione comprende dipendenze connesse ad altre assunzioni, percentualmente meno rilevanti, come l’inalazione della polvere (tabagismo da fiuto).
COSA CONTIENE IL FUMO DELLA SIGARETTA?
Il fumo di sigaretta contiene migliaia di sostanze chimiche, o”costituenti del fumo”,dette anche, ”emissioni
di fumo”. I costituenti del fumo sono generalmente: catrame, nicotina e
monossido di carbonio(CO). Le autorità sanitarie hanno classificato circa 70 costituenti del fumo come possibili cause di patologie correlate al fumo,tra cui tumore al polmone, malattie cardiovascolari ed enfisema.
MODALITA’ DI CONSUMO DEL TABACCO
Sigaretta
Sigaro
Pipa
Narghilè
Tabacco da fiuto o snuff
Sigaretta elettronica
PERCHE’ SI COMINCIA A FUMARE ?
Dagli anni sessanta fino a oggi si è constatato un calo di diffusione del fumo fra i maschi adulti, con il
contemporaneo aumento dell’uso di tabacco fra le donne e i giovani. Un altro dato di rilievo epidemiologico riguarda il fatto che l’abitudine al fumo compaia in età sempre più precoce, con prevalenza delle ragazze sui giovani maschi.
Nel periodo adolescenziale il giovane viene spinto naturalmente a ricercare un ruolo che gli consenta
un’affermazione all’interno del gruppo in cui desidera far parte.
LA DIPENDENZA DA INTERNET
Nel 2013 è stata inserita nella session III del DSM-V la proposta di diagnosi di IGD ovvero:
”Internet Gaming Disorder”, si tratta di una diagnosi sperimentale che necessita quindi di ulteriori studi
e che non può essere usata a fini legali o assicurativi.
The dependences
Adolescence is a very difficult period.
Teens are influenced by their peers and reject their parents’ advice.
Sometimes they can use drugs, drink alcohol and start smoking.
In this way they hope to reduce stress, to feel grown up or to fit in.
Unfortunately, they don’t realize they can destroy their healt.
Two separate surveys suggest that Britain’s teenagers are amongst the heaviest drug-users and drinkers in Europe. The British government has introduced a number of measures to tackle the use and supply of drugs, particularly among young people.
CYBERDÉPENDANCE
La cyberdépendance représente une thématique largement abordée déjà dans les revues spécialisées. En effet, un certain nombre d’adolescents, parfois de façon très précoce, sont pris dans des conduites de dépendance importante vis-à-vis d’internet. Il faut reconnaître qu’il est fort malaisé de délimiter une frontière entre un comportement acceptable et normatif d’une part et un comportement problématique, voire franchement addictif d’autre part. Il n’est ici pas seulement question du nombre d’heures passées devant l’ordinateur mais aussi du type d’activités menées et des raisons pour lesquelles les jeunes y ont recours. Une définition stricte de la cyberdépendance reste encore à établir et plusieurs acteurs souhaitent son établissement dans les prochains compendiums diagnostiques. Malgré tout, un indicateur parmi d’autres est l’incapacité que les jeunes auraient à s’extraire de leur activité d’internet même lorsqu’ils ne sont pas directement en présence de l’ordinateur. Ainsi, certains jeunes continuent à réfléchir à leur partie de jeu ou à leurs échanges le soir, la nuit, à l’école, etc. Un autre indicateur est un chamboulement des horaires diurnes et nocturnes (avec ou sans troubles du sommeil). Un indicateur supplémentaire est sans doute le rapport que le jeune établit avec la machine : quelle que soit la nature des activités menées par le jeune, les adolescents qui voient dans cette activité avant tout une source d’excitation sont probablement plus à risque de devenir dépendants que ceux qui manifestent avant tout le désir d’établir des contacts avec autrui, de construire des mondes imaginaires ou d’explorer des informations contenues sur le Net. Dans cette perspective, les jeux de type MMORPG (massively multiplayer online role-playing game), soit des jeux en ligne impliquant de très nombreux joueurs en temps réel, comportent un risque de dépendance plus important que d’autres formes d’utilisation d’internet, dans la mesure où les bénéfices obtenus à travers le jeu augmentent au fur et à mesure du temps passé devant l’écran.
QUELLE PRÉVENTION ?
On anque encore de données fiables sur l’efficacité plus ou moins grande de diverses mesures de préventiomn. Les quelques propositions qui suivent représentent donc plutôt des conseils de bon sens que des stratégies dûment validées. Au sein de la famille, et surtout auprès de jeunes adolescents, les parents devraient s’intéresser activement aux échanges que leurs enfants adolescents entretiennent avec les différents outils multimédias. En discutant avec eux de l’intérêt qu’ils portent à telle ou telle activité, en gardant un dialogue régulier, ils se tiennent au courant de l’évolution de leur enfant. L’utilisation de filtres s’avère sans doute utile durant l’enfance. A l’adolescence, il est probablement important de laisser un certain espace d’intimité et de liberté aux jeunes, sans vouloir à tout prix tout contrôler, et c’est dans le dialogue que s’installe la meilleure des préventions. Certains experts avancent qu’une limite d’une à deux heures d’utilisation de ces nouveaux médias devrait être privilégiée. Dans une période où internet et ses mondes virtuels changent rapidement, de tels types de recommandations précises et figées sont à prendre avec circonspection et un jugement aguerri reste à privilégier.L’école devrait également instituer progressivement une initiation et une sensibilisation non seulement à l’utilisation de l’ordinateur et de l’internet, ce qu’elle fait déjà en partie, mais aux risques liés à l’utilisation de tous les autres instruments électroniques disponibles. Il serait notamment utile que le cadre légal et les risques de dérapages de différentes situations soient explicités auprès de tous les élèves à un moment ou à un autre de leur scolarité. Enfin, les professionnels de la santé qui rencontrent des adolescents doivent aborder systématiquement, pas nécessairement au cours de chaque consultation, mais surtout lorsque leurs patients consultent pour des problèmes de fatigue, de sommeil, ou de déprime, des questions tournant autour de l’utilisation d’internet et des nouvelles technologies. En effet, les adolescents ne parlent pas du tout spontanément de leur comportement dans ce domaine, qu’ils considèrent la plupart du temps comme totalement non problématique.
“CONOSCO LE DIPENDENZE E LE EVITO”
Droghe
Per dipendenza si intende un’ alterazione del comportamento che da semplice o comune abitudine diventa una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi o sostanze o comportamenti. La dipendenza può essere sia fisica che psichica. Il modo più semplice con cui un individuo diventa tossicodipendente è il contatto con un gruppo che fa uso di droghe. La dipendenza da sostanze psicoattive è una vera e propria malattia neurologica, come il Parkinson o l’Alzheimer, che coinvolge il sistema motivazionale del cervello, ingannandolo
Se la proposta di legalizzare la droga dovesse essere trasformata in legge, diventerà legale possedere fino a 15 grammi di marijuana nella propria abitazione e fino 5 all’esterno, in alcune città come Amsterdam è stata già approvata.
Il 26 giugno si celebra la “Giornata mondiale contro l’uso e il traffico illecito di droga”, indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1987. L’obiettivo della campagna mondiale è di mobilitare il sostegno, per ispirare le persone ad agire contro l’uso di droghe ed incoraggiare i giovani ad anteporre la loro salute all’uso di sostanze tossiche.
Circa il 10% dei cittadini fra i 15 e 64 anni ha assunto almeno una volta nell’ ultimo anno una sostanza illegale. Cannabis e cocaina le più diffuse.
– UN DETENUTO SU TRE È IN CARCERE PER REATI LEGATI ALLA DROGA. Un terzo di tutti questi detenuti è tossicodipendente (-5,5%). Dal 1992 al 2014 è raddoppiata la popolazione detenuta straniera, dal 15,3% al 32,6%. Lo scorso anno sono stati entrati nelle carceri 13.679 persone; di queste, 7.140 italiani, 6.539 stranieri, 916 donne.
Per esempio, Firenze e Nuoro consumano 75 dosi giornaliere di cannabis ogni 1.000 abitanti. Mentre nell’Italia Nordorientale – per esempio Verona, Bologna e Gorizia – ma pure nell’Italia centrale – Terni e Firenze – così come in Sardegna – Cagliari – c’è un forte ricorso all’eroina. Che è meno utilizzata nel Sud del Paese e in Sicilia.
Un’altra dipendenza molto comune tra i giovani è quella che riguarda il digitale.
in Italia la discussione e lo studio sulla dipendenza da Internet sono ampiamente avviati, e, dal primo lavoro pubblicato in Italia dallo psichiatra Tonino Cantelmi nel 1998 sono stati pubblicati numerosi studi, senza però arrivare ad una definizione che sia univoca e accettata da tutti.La dipendenza da Internet o Internet addiction è in realtà un termine piuttosto vasto che copre un’ampia varietà di comportamenti, ai quali sottostanno da un punto di vista psicologico problemi nel controllo degli impulsi e difficoltà nel regolare gli stati emotivi dolorosi
Non è un elemento come gli altri, il denaro, perché Internet e i social network ci avrebbero immersi in un “enorme centro commerciale” in cui la logica è quella della capitalizzazione: accumulare “mi piace” su Facebook, ma anche amici, follower su Twitter, punteggi nei giochi, con strategie e risultati che spesso aggirano la fatica, la frustrazione, la delusione. “I nostri giovani – secondo Giovannelli – sono in un centro commerciale, ma il problema è che non sanno di esserci”.
Un’altra dipendenza molto comune tra i giovani è quella che riguarda il digitale.
in Italia la discussione e lo studio sulla dipendenza da Internet sono ampiamente avviati, e, dal primo lavoro pubblicato in Italia dallo psichiatra Tonino Cantelmi nel 1998[2] sono stati pubblicati numerosi studi, senza però arrivare ad una definizione che sia univoca e accettata da tutti..La dipendenza da Internet o Internet addiction è in realtà un termine piuttosto vasto che copre un’ampia varietà di comportamenti, ai quali sottostanno da un punto di vista psicologico problemi nel controllo degli impulsi[5] e difficoltà nel regolare gli stati emotivi dolorosi
Internet è molto utile, ma può avere anche effetti negativi, come ad esempio far finire i ragazzi su siti non adeguati. Vogue Italia, il giornale per antonomasia che si occupa e promuove l’estetica, il visuale e il bello, ha deciso di utilizzare la sua autorità e il suo bacino di utenza sul web (oltre 1 milione di utenti unici al mese), per battersi per combattere i siti che invogliano le ragazze all’anoressia e raccogliere le firme con l’obiettivo finale di far chiudere questi siti. La moda è sempre stata incolpata di essere una delle cause principali e questo impegno è invece la dimostrazione che la moda si mette in gioco in prima linea per combattere l’anoressia.
Published: Nov 15, 2016
Latest Revision: Nov 24, 2016
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