Filippo II salì al trono nel 359 a.c. tre anni dopo la battaglia di mantinea e sotto la sua guida si creò uno stato potente e unitario egli inoltre fece numerose riforme tra cui egli fornì al suo esercito della lance assai più lunghe in modo da formare un muro di punte acuminate frontalmente nelle prime file e obliquamente nelle ultime e questa falange macedone creava scompiglio nelle file avversarie. Filippo cercava di entrare in grecia senza apparire uno straniero oppresso e l’occasione quando scoppiò un conflitto tra tebe e la focesi, egli scese in campo affianco a tebe e nel 352 a.c. vinse i focesi e intanto dilagò nella tracia e si assicurò le ricche miniere d’oro. Intanto ad atene in vista all’imminenti pericolo si formarono due partiti: uno filomacedone e uno antimacedone . il prmo riteneva utile stringere un’alleanza con i macedoni in funzione antipersiana invece a opporsi vi era il secondo partito che riteneva che se atene si fosse alleata con la Macedonia avrebbe perso la propria libertà.
Inizialmente prevalse il secondo partito e atene andò in aiuto della tracia ma pooi nel 346 a.c. venne stipulata una pace. Intanto Filippo nel 341 a.C. assalì bisanzio e gli ateniesi preoccupati strinsero un’alleanza con tebe e si scontrarono a Cheronea contro i macedoni dove però vennero annientati e caddero sotto il dominio macedone. Filippo divenuto sovrano della Grecia decise di andare in guerra contro i persiani (loro nemici da sempre) ma mentre si organizzavano i preparativi Filippo muore assassinato nel 336 e poche ore dopo fu Alessandro Magno che salì al trono a soli vent’anni e la sua personalità fuori dal comune infatti egli in battaglia aveva: coraggio, la lucidità che aveva nelle sue mosse da condottiero e fu eccezionale il desiderio di elevare se stesso e il proprio potere tanto da non fermarsi mai,e inoltre Alessandro Magno elaborò una visione originale di un impero universale che unisse in un’unica lingua e cultura paesi distanti migliaia di chilometri.
Alessandro Magno è uno dei personaggi più celebri della storia di tutti i tempi. Re di Macedonia a partire dal 336 a.C. e conosciuto anche con gli appellativi di Alessandro il Grande, Alessandro il Conquistatore e Alessandro il Macedone, fu un abile stratega e uno dei più grandi conquistatori che la storia ricordi. Alessandro Magno nacque a Pella, in Macedonia, il 20 luglio del 356 a.C., Alessandro era figlio del re Filippo II di Macedonia e di sua moglie, Olimpiade .Fu politicamente e militarmente istruito dal padre, mentre suo precettore intellettuale fu nientemeno che il filosofo greco Aristotele, che lo avvicinò alla lettura dei grandi poemi omerici.
A soli 16 anni, a causa di una momentanea assenza del Re, gli venne affidata la reggenza in Macedonia e, dopo la morte del padre Filippo avvenuta nel 336 a.C. per mano di un ufficiale della sua guardia, venne proclamato nuovo sovrano da un esercito entusiasta, che già aveva avuto modo di apprezzarne le doti militaresche. Dopo essere divenuto re, Alessandro Magno si preoccupò ben presto di eliminare i possibili pretendenti al trono, arrivando anche ad uccidere diversi parenti. Consolidato il proprio potere regale, il sovrano Macedone iniziò ad ampliare i propri possedimenti: nel 335 a.C. distrusse la città di Tebe e ne schiavizzò l’intera popolazione, mentre nei due anni successivi riuscì ad assicurarsi le parti occidentale e meridionale dell’Asia Minore. Nel 332 a.C. riuscì a conquistare la Fenicia, la Siria e l’Egitto e, alle foci del Nilo, fondò la città che da lui prese il nome di Alessandria. Tra il 330 e il 327 a.C. portò a compimento la conquista dell’Iran e, immediatamente dopo, quella dell’India. Per via delle sue numerose vittorie, si meritò l’appellativo “Magno” che sta per “Il grande”.
Da questi successi, andò maturando l’idea di creare un impero mondiale, tanto da condurre una spedizione in India (327). Rientrato in Persia, progettò di elevare a capitale del proprio impero Babilonia, considerando Macedoni, Greci e Persiani sudditi con gli stessi diritti e doveri. I suoi grandiosi progetti non poterono essere realizzati, poiché nel 323 all’età di soli 33 anni, Alessandro Magno vide nascere i primi segni di malcontento: ammutinamenti, rivolte e congiure mettevano in crisi la solidità del nuovo Impero. Fu in quegli anni che, alla vigilia di una nuova spedizione verso l’Arabia, il 10 giugno del 323 a.C. il conquistatore morì nella città di Babilonia. Forse avvelenato da alcuni nemici, forse per via di una malaria contratta in precedenza, forse a causa di una cerrosi epatica: le circostanze della morte di Alessandro Magno sono, tuttora, ignote. Resta solo il ricordo e la storia di un uomo che, in pochissimi anni di vita, si classificò tra i più grandi conquistatori di tutti i tempi, le cui imprese sono impresse nella storia e rese immortali dalle numerose leggende che, intorno alla sua figura, nacquero.
Si mormora già che possa essere la tomba di Alessandro Magno. Per ora gli archeologi non si sbilanciano, ma si tratta della più grossa scoperta archeologica mai fatta nel decennio in Grecia, senza contare le dimensioni della tomba, ritrovata ad Anfipoli, in Macedonia. La struttura è datata intorno al 4 secolo a.C. e il muro circostante è di 500 metri di circonferenza, proprio come il sito funebre del padre di Alessandro, Filippo II, a Vergina,
Published: May 20, 2016
Latest Revision: May 20, 2016
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