Secondo diario di stage

A metà percorso… 

1) DESCRIVERE LE NUOVE MANOVRE/TECNICHE IMPARATE. CONFRONTALE CON QUELLE USATE A LEZIONE.

L’unica cosa diversa l’ho riscontrata nell’effettuare la manicure.

A scuola per spingere le cuticole usiamo la parte dello strumento un po’ rotonda, mentre in salone mi hanno detto di spingere le cuticola con la parte opposta dello strumento cioè quella della lama.

2) DESCRIZIONE DEI PRODOTTI CHIMICI USATI IN SALONE (cosmetici e disinfettanti) UTILIZZATI. RIFLETTI SULLA FORMULAZIONE (PRINCIPI ATTIVI ED ECCIPIENTI).

Non ho usato nuovi cosmetici o disinfettanti tutto ciò che ho utilizzato è ancora quello che ho descritto nel book iniziale dopo la prima settimana.

Ho invece assistito e guardato all’utilizzo di alcuni cosmetici ma non li ho utilizzati io, perché per fare determinati trattamenti con l’uso di quei cosmetici serve una preparazione tecnica alla quale io non ho partecipato.

3) DESCRIVI EVENTUALI MACCHINARI UTILIZZATI

Il macchinario che ho utilizzato è quello della luce pulsata per l’epilazione.

Serve per la rimozione dei peli superflui attraverso un impulso luminoso policromatico ad alta intensità distribuito a pulsazioni: un fascio di luce ad alta intensità che trasformandosi in calore colpisce il bulbo pilifero.

La luce esce attraverso una pistola (lampada)che viene passata lentamente sulla parte che si vuole depilare.Col tempo il pelo si indebolisce e la crescita rallenta .

Un altro macchinario che ho utilizzato è stato la fresa per la rimozione del gel o dello smalto semipermanente sulle unghie di mani e piedi.

È un macchinario composto da un blocco motore e un manipolo dove si intercambiano le punte a seconda dell’uso che bisogna farne.

Si imposta la velocità e la versione della del giro della punta (senso orario o antiorario) tramite una ghiera graduata.

Alcuni macchinari non li ho utilizzati io personalmente ma li ho preparati per l’utilizzo e ripuliti.

Questi sono:

– My skinetic= È un macchinario per il rinnovo della pelle che la rende rivitalizzata, più elastica e rimpolpata, e per minimizzare le imperfezioni del tempo.

– Xilia= È un macchinario per effettuare la pressoterapia e di conseguenza migliorare l’inestetismo come la cellulite e la ritenzione idrica

4) PARLA DELLE TECNICHE DI VENDITA UTILIZZATE NEL SALONE  (social, tessere promozionali, volantini, biglietto da visita etc). Se possibile allega degli esempi e descrivili commentandoli.

Le tecniche di vendita utilizzati nel salone sono le stesse di cui ho parlato nel book della prima settimana:

buoni regalo, promozioni del mese, pubblicità sui social, biglietto da visita

5) DESCRIVI E SPIEGA IL/I DOCUMENTI FISCALI CHE HAI AVUTO MODO DI VEDERE. VALUTA E SCRIVI SE, SECONDO TE, IL SALONE E’ DI UN SOLO PROPRIETARIO O SE E’ DI PIU’ SOCI.

IL documento fiscale emesso dal salone che ho avuto modo di vedere è lo scontrino.

Su questo compare l’indirizzo del centro con la relativa partita Iva, il numero progressivo del tuo commento, la data i trattamento/i che sono stati effettuati e la cifra che ne corrisponde, il metodo di pagamento e il totale da pagare.

I documenti fiscali che si ricevono in salone sono: la fattura dettagliata dei prodotti acquistati dal rivenditore autorizzato e il documento di trasporto e messo dal mittente.

Il proprietario del salone è unico ed è Carrara Silvia

6) EMOZIONI, SENSAZIONI, ASPETTATIVE…Cosa metto nel mio bagaglio da questa esperienza?

Ad oggi che sono arrivata alla metà del mio percorso di stage posso dire che rispetto all’inizio mi sento molto più sicura ad affrontare ogni giornata .

Mi muovo con più facilità all’interno del salone e anche il rapporto con le mie colleghe è sempre più stretto.

Con le clienti sono un po’ più sciolta e si chiacchiera del più e del meno mentre si lavora , così il tempo corre veloce.

Le mie emozioni sono molto belle e positive… sono contenta di entrare in salone ogni giorno e trasmettere la mia felicità e i miei sorrisi.

La sensazione più importante è quella di sentirmi a casa anche sul luogo di lavoro… questa per me è un’ottima cosa perché vuole dire che mi sento a mio agio.

Mi aspetto di arrivare alla fine del mio percorso mantenendo ancora vive tutte le mie sensazioni positive.