CANESTRA DI FRUTTA
(Canestra di frutta, Caravaggio, 1597-1600)
In uno sfondo giallo
con un cesto d’arancio brillo
un po’ di frutta lì giaceva
tra cui la mela d’Eva.
Un po’ d’uva c’era
anche se una vite non era.
C’era anche un’arancia
anche se nessuno se la mangia;
perché alla Pinacoteca
lei riposava dentro una teca.
Quella canestra lì giaceva
e da lì non sloggiava
perché è puro olio su tela
nonostante non sia una vela.
Dipinto forse di maggio
poiché è di Caravaggio,
ma da lì non si sposta
perché è davvero tosta.
Lorenzo V.
UN ALBERO AUTUNNALE
(Albero rosso, Piet Mondrian, 1908-1909)
L’albero rosso è un dipinto bellissimo
ha così tanti rami che ci si confonde tantissimo.
I rami sono veramente tanti
l’autore non avrà avuto molti rimpianti.
L’albero è spoglio
l’albero cerca le foglie e dice: “l’autunno non lo voglio”.
Lo sfondo è blu
però l’albero ha bisogno del sole che lo tiri su.`
I colori non sono naturali
l’artista ha scelto colori normali.
In questo dipinto non ci sono persone,
ma c’è tanta emozione.
Jasmeen
La NOTTE STELLATA
(Notte stellata, Vincent Van Gogh, 1889)
La notte stellata
sembra quasi incantata.
È pitturata di un blu tranquillo,
ma anche un giallo bello brillo.
C’è un albero verde scuro
che il paesaggio rende oscuro.
Il dipinto è tutto un cielo
e la magia gli fa da velo.
L’autore del dipinto vuol farci capire
che questo quadro fa tutt’altro che mentire.
La notte sellata è un quadro speciale
ed anche un ottimo regalo di Natale.
Le pennellate cambiano sempre direzione
e al centro formano un vorticione.
Le abitazioni in fondo al quadro
rendono tutto ancora più raro.
Giulia
ALBERO ROSSO
(Albero rosso, Piet Mondrian, 1908-1909)
C’era il bosco dell’albero rosso,
rossa è la corteccia nel tramonto.
Gigante e mosso un animale
gli stava addosso
finito il suo percorso.
Adesso doveva essere rimosso.
Scosso e commosso era diventato ultrarosso.
Pietro B.
NOTTE STELLATA
(Notte stellata, Vincent Van Gogh, 1889)
Una bella notte stellata,
avvistata da una città incantata.
Una luna florescente,
che rispecchia il colore delle stelle.
il vento soffia molto forte,
che manda indietro anche le onde.
Un albero verde scuro,
e un paesaggio molto buio.
anche Van Gogh quando l’ha creato,
è rimasto anche lui impressionato.
Andrea
NOTTE STELLATA
(Notte stellata, Vincent Van Gogh, 1889)
Si vedon le stelle
che sembran fiammelle,
nel cielo nero
come un mistero.
Scorgo una luna crescente
davvero attraente.
Osservo il cipresso che si alza verso il cielo
come un grattacielo.
Da lontano vedo una chiesetta
che assomiglia alla mia casetta.
Da qui intravedo le colline
che sembran piccoline.
Lorenzo T.
AL VIVO
Al vivo
Il bianco, il rosa e il giallo:
son splendenti come un corallo.
Il verde, il blu e il viola:
son splendenti come un’aiuola.
Il rosso, l’arancione e l’azzurro:
son forti come un urlo.
Son tutti molto belli:
peccato che non sono acquerelli.
Ilaria
AUTORITRATTO
(Autoritratto con orecchio bendato e pipa, Vincent van Gogh, 1889)
Mi chiamo Vincent e sono un pittore
e sono davvero un gran signore.
Nel 1853 nacqui in Olanda
una fredda e desolata landa,
piu’ tardi andai in Francia ad abitare
e con il mio amico Gauguin mi misi a lavorare.
Ora vi guardo dal mio quadro
e la mia mente è tutta in soqquadro:
mi sono appena tagliato un orecchio
e non ho il coraggio di guardarmi allo specchio.
Sono un artista un po’ matto
e spero che vi piaccia il mio autoritratto!
Ismaele
VIANDANTE SUL MARE DI NEBBIA
(Viandante sul mare di nebbia, Caspar David Friedrich, 1818)
Il cielo di questo quadro
mi sembra che sia messo un po’ a soqquadro.
Il paesaggio è illuminato
da un cielo soleggiato.
Gli alberi di questo paesaggio
sono invitanti quanto un formaggio.
Il quadro rappresenta la nebbia
quasi quasi mi sembra una trebbia.
Il bastone di questo conte
sembra un corno di un rinoceronte.
Pietro C.
NOTTE STELLATA
(Notte stellata, Vincent Van Gogh, 1889)
Era notte lì in Provenza
e soffiava una leggera brezza,
davanti a me il cipresso s’innalza
e nella città oscura ogni stanza.
Per fortuna c’è anche la luna
che elimina ciascuna paura;
alta in cielo è lì che mi guarda
mentre mi aspetta con aria beffarda.
Io mi perdo nel cielo stellato,
dal suo blu resto affascinato,
con mille colori e tonalità
spero che la notte stellata eterna sarà.
Bianca D.
MARE AL CHIARO DI LUNA
Il mare al chiaro di luna
se lo vedi è una gran fortuna.
Le sfumature del mare
sono uno spettacolo da guardare.
La luna brilla
come un gioiello che scintilla.
Le onde spumeggianti
sono davvero impressionanti.
Sulla spiaggia ci sono delle barchette,
son scure e strette.
Le nuvole tempestose
sono molto spaventose!
A guardarlo provo un sentimento sublime
… e ora ho finito le rime.
Sofia
Un signore vola vola
in cielo con tutti i suoi amici
volando si vedono pure
gli alberi che volano insieme a loro
Greta
VIANDANTE SUL MARE DI NEBBIA
(Viandante sul mare di nebbia, Caspar David Friedrich, 1818)
Un signore dai capelli rossi
il cui il vento gliela mossi.
I monti belli e grossi
con gli alberi colossi.
Con un bastone da passeggio
ogni passo sempre peggio.
Giù dal burrone tante rose spinose
con tante rocce noiose.
Viandante sul mare grigio e azzurro nebbia fitta
il pittore l’ha descritta.
Con la sua pittura ad olio
fa sparire tutto l’odio.
Bianca F.
GIOCONDA
(Gioconda, Monnalisa, Leonardo da Vinci, 150-31506)
Buongiorno a tutti sono la Gioconda,
ho la faccia tonda
e non sono neanche bionda.
Non mi trovo sopra una tavola rotonda
sono molto profonda.
Attiro tutto ciò che mi circonda.
Per me la sicurezza fa la ronda.
A nessuno mai potrò essere seconda.
Christian
IL TRENO
C’è un treno perfetto
tutto neretto
che fa il fumetto
mentre lo aspetto.
Corre di qua e di là.
ma non si sa dove arriverà.
Quando all’uscita della galleria
fischietta e corre via.
Questo è il treno più bello che ci sia
che ti porta tanta allegria
e zero malinconia.
Luca
GIOCONDA
(Gioconda, Monnalisa, Leonardo da Vinci, 150-31506)
Molto sorridente.
ma non mostra neanche un dente.
Il quadro sempre in bella vista,
molto conosciuto anche l’artista.
La bellezza del paesaggio abbonda,
del fiume si riconosce la sponda.
Non sono una vagabonda:
sono la Gioconda.
Antonino
ICARO
(Icaro, Henri Matisse,1943)
Un signore cadde in un fiume
e perse tutte le piume
con tanti pesci stellati
di giallo colorati.
Con il cuore tutto rosso
molto, molto grosso.
Alessio
Published: Nov 3, 2021
Latest Revision: Nov 16, 2021
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