i mille

by alba azaro

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i mille

  • Joined Sep 2021
  • Published Books 4

“Buongiorno madre” disse Federico mentre scendeva freneticamente le scale per raggiungere la madre e la sorella minore che stavano facendo colazione con del burro e della marmellata spalmati sopra delle belle fette di pane tostato.

“Ah Federico, siediti, siediti pure” disse la signora De Ferrari lasciando il posto al figlio.

“Simone dov’è?” chiese il ragazzo mentre stava mangiando un pezzo di pane che aveva appena preso in mano. “Tuo fratello è andato a lavorare, come dovresti esserci pure te in questo momento” rispose la madre con un leggero tono di rimprovero in confronto del figlio. Federico in realtà lo sapeva che l’ufficio dove lavorava il fratello fosse l’ultimo luogo, di domenica mattina, in cui avrebbe potuto trovare Simone che probabilmente si trovava in piazza con i suoi amici a parlare del più e del meno.

 

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Federico era infatti il secondogenito di tre figli; come avrete già probabilmente intuito Simone era il fratello maggiore, Federico quello di mezzo, mentre Margherita la minore. Simone aveva compiuto da poco vent’anni, mentre Federico ne stava per compiere diciotto. Margherita invece era più piccola rispetto ai due fratelli, ella aveva infatti solo tredici anni.  Erano una famiglia più che benestante e vivevano tutti e tre insieme con la madre a Chiavari, una piccola città del Tigullio, in Liguria, mentre il padre, il signor De Ferrari, abitava, per questioni di lavoro, a Torino, ma appena aveva un giorno di ferie andava subito a trovare la sua famiglia. La signora de Ferrari infatti decise di rimanere a Chiavari perché non si sentiva di abbandonare tutti i suoi parenti e la sua adorata casa per andare a vivere in una città grande piena di confusione.

“Ma madre” disse Federico. La signora ingnorando il figlio cambiò argomento “Allora. Cosa hai deciso?”

“Andrò a Genova, partirò domani” Era infatti uno dei più grandi sogni del ragazzo andare a Genova per

 

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studiare, e finalmente avrebbe potuto frequentare l’Univeristà dei suoi sogni. “Oggi allora Margherita ti darà una mano a fare i bagagli mentre io andrò a prenderti il biglietto in stazione” disse la madre. Federico la abbracciò ringraziandola, era così felice!. Margherita sbruffò; ella sembrava invece meno entusiasta del fratello visto che invece di andare fuori insieme alle amiche o a giocare o a farsi le solite trecce doveva stare ad aiutarlo.

In quel esatto momento la porta si apri ed entrò un bel ragazzo alto con i capelli ricci di un bel castano chiaro. Aveva dei bei occhi marroni con qualche riflesso d’oro, mentre le guance ricoperte da alcune lentiggini. “Simone sei tornato finalmente. Com’è andato a lavoro?” chiese gentilmente la madre. “Alla fine ho incontrato Leonardo quindi non ci sono andato.” La signora De Ferrari stava per rimproverare il ragazzo ma conoscendo il figlio lasciò perdere.

Federico invece era l’esatto contrario del fratello: era anche lui un bel ragazzo alto ma diversamente da Simone aveva una dei folti capelli di una marrone scuro, quasi nero, ed dei bei occhi azzurri tendenti al

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