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Tutto ebbe inizio da una richiesta particolare dei miei nipotini,
la favola della buonanotte.
In una sera come tante altre,io,Carlo Magno,
imperatore del sacro romano impero,
mi trovai ad accudire i figli di Ludovico,
insieme a mia moglie e compagna di vita
Ermengarda…
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Finita la cena,arrivó per i piccoli l’ora del sonno e,come di rito,aspettava loro una storia degna d’ascolto,cosí decisi di raccontare la storia della notte della mia incoronazione.Una coccola,un bacio e la storia ebbe inizio.
“Vi ho mai parlato di ciò che accadde la notte di natale dell’800?”-chiesi “No,cosa accadde?”-aggiunsero curiosi i nipotini.
“Quel giorno iniziò come uno dei tanti natali vissuti nel regno,solite regole, noiose legislature e scomodi obblighi da rispettare.Il 25 dicembre,da sempre la data della festa più importante e sentita da tutti i Cristiani,divenne anche cornice di uno degli avvenimenti cardine della Storia europea: l’incoronazione di Carlo Magno,vostro nonno.”
“Uhh”-esclamò il più piccolo dei tre non riuscendo a contenere tanto stupore.
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“Questa -continuai- avvenne per un gesto di riconoscenza da parte di Papa Leone III che,durante la processione per la Pasqua del 799,fu aggredito con accuse di comportamenti scandalosi da esponenti dell’aristocrazia romana,contrari ad alcune riforme da lui emanate;era stato quindi costretto a lasciare Roma e si era rifugiato a Paderbon.Qui,per sua fortuna, intervenni io in sua difesa e gli diedi una scorta armata con cui fare ritorno a Roma.”
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“E poi?”-chiese il piccolo Lotario interrompendo il racconto del nonno. “Abbi pazienza.Dov’ero rimasto?…”
“Alla Pasqua del 799,padre”-intervenne ad un tratto una voce indistinta-“Rimembro ancora quando raccontavi a me e ai miei fratelli di quest’incredibile storia”-si fece avanti, facendo chiarezza,Ludovico il Pio,che non aveva saputo resistere all’idea di origliare il racconto dell’amato padre.
“Papà!”-esclamò uno dei tre invitandolo ad avvicinarsi a noi.
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“Quindi?La Pasqua del 799…”-disse Ludovico,con enfasi,quasi inconsapevole del susseguirsi della vicenda.
“La Pasqua del 799,mi cambiò letteralmente la vita.Fu uno di quegli eventi che mi segnò, in cambio al mio gesto di coraggio,fui ricompensato un anno dopo, durante la messa di Natale celebrata a Roma nell’800.
Doveva appunto essere una festività come tante altre e,come tutti i giorni festivi,mi trovavo in chiesa.
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Non avrei mai potuto immaginare che il giorno stesso del Santo Natale,ricorrendo il nostro Signore Gesù Cristo,mentre mi alzavo dalla preghiera,davanti all’altare del Pietro apostolo,papa Leone III con le proprie mani mi incoronasse imperatore riponendomi sul capo una corona preziosissima.Fu allora che tutti i fedeli romani, tenendo presente la grande protezione e il particolare amore che io,Carlo,avevo sempre offerto alla Chiesa romana e al Sommo Pontefice, esclamarono all’unanimità e ad altissima voce per ispirazione di Dio e di San Pietro, custode delle porte del regno dei Cieli:”Vita e vittoria a Carlo,piissimo Augusto,grande e pacifico imperatore dei Romani,incoronato da Dio!”.
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In un primo momento ne rimasi a tal punto stupito ed impreparato al gesto da risultarne addirittura contrariato, talmente tanto da affermare che se avessi potuto prevedere le intenzioni del pontefice,sebbene fosse una festa importantissima,non sarei mai entrato in chiesa.Dopo le lodi da parte del papa,fui salutato imperatore secondo le usanze degli antichi e,eliminato il nome di patrizio,divenni imperatore e Augusto.Si discusse molto se l’incoronazione fosse stata concordata in precedenza,oppure se fosse stata un’iniziativa autonoma del papa,come anche io sostenni e dichiarai.
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Tuttavia sopportai con grande pazienza la gelosia degli imperatori romani d’Oriente, indignati che fossi stato io ad assumere tale titolo. E solo grazie alla mia nobiltà d’animo, nella quale senza dubbio li superavo, riuscii a vincere la loro opposizione inviando numerose ambasciate e chiamandoli nelle lettere ch’io stesso inviai con il nome di «fratelli». Poiché l’Impero di Bisanzio, rimasto senza imperatore, era governato da una donna,l’imperatrice Irene, sembrò bene a papa Leone, a tutti i santi Padri riuniti in assemblea e a tutto il resto del popolo cristiano, di nominare me,re dei Franchi,imperatore,possedente
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non solo della stessa Roma, dove erano soliti abitare i Cesari, ma anche di altre città d’Italia, Gallia e Germania. Ora, poiché Dio onnipotente aveva concesso di mettere tutte queste regioni sotto il mio potere, sembrò giusto che con l’aiuto di Dio e su richiesta di tutto il popolo cristiano, assumessi anche il titolo imperiale
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Comunque sia,c’é da dire che quella di Papa Leone fu una mossa abilissima,che produceva allo stesso tempo due risultati:da un lato affermava definitivamente l’indipendenza del papa da Costantinopoli;dall’altro,stabiliva il principio che il potere provenisse da Dio e che spettava quindi al papa,rappresentante di Dio,il diritto di conferirlo ai sovrani temporali.Ciò significava che,sebbene fossi di fatto io a proteggere il papa,in linea di principio era il papa a legittimare,con l’incoronazione,il potere che mi era stato conferito.Nacque cosí un nuovo impero,germanico e cristiano,incentrato sulle radici antiche della cultura romana : il Sacro romano impero.”
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“Grazie nonno-sussurrò il piccolo Lotario cercando di non svegliare i fratelli che dormivano già-Che bella storia!!Spero che un giorno anche io e i miei fratelli,avremo l’opportunità di vivere tali esperienze, spero soprattutto di avere la tua stessa fama e di essere amato e rispettato come te”. A sentire tali parole mi esplose il cuore di felicità,perchè?Perchè ne rimasi molto colpito, non immaginavo che un bambino così piccolo potesse avere ambizioni tanto grandi.Mi lasciò perplesso soprattutto la sua ammirazione nei miei confronti e la stima che mi dimostrò nel annunciarmi di voler seguire il mio stesso percorso una volta diventato grande.
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Ci pensai un po’ prima di rispondere e poi, d’un tratto,gli dissi:”Puoi starne certo mio caro, sono sicuro che da grande diventerai molto potente, anche più di me, sarai amato e rispettato per il tuo coraggio e per il tuo buon animo.Crescerai forte e sarai degno di tale ruolo,aspetta con pazienza, ne varrà la pena!”
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Published: May 6, 2021
Latest Revision: May 7, 2021
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