Dalla selva oscura alle “stelle”.

Un cammino di speranza.

Classe III B

L’amore per Dante

Nella Divina Commedia una delle tematiche più importanti è l’amore che circola dovunque, però in modo ascendente. E’ l’amore il vero motivo che induce il sommo poeta a intraprendere il suo meraviglioso viaggio dagli inferi al cielo. Dante scrive questo poema per Beatrice, la sua amata, la quale è spinta dall’amore a scendere dal cielo, ad andare nel limbo dove si trova Virgilio e a chiedergli di soccorrere il poeta che è in difficoltà a risalire il colle. Questo sentimento, procede dall’Inferno al Paradiso. anche se all’inizio appare in modo sfumato. Lungo tutto il percorso si incontra ogni sorta d’amore, passionale e familiare, terreno e divino, distruttivo e delicato fino a giungere a Dio che è amore. Nella selva oscura Dante si trova nel peccato ma il sentimento che prova per Beatrice lo porterà, lungo il suo viaggio, a riscattarsi e a migliorare se stesso. La centralità dell’amore è in celebri episodi, primo fra tutti quello di Francesca nel canto V dell’Inferno, il più lirico di tutto il poema dove emerge la concezione stilnovistica di questo sentimento, in particolare il rapporto fra l’amore e la nobiltà dell’animo e la tensione tragica della passione amorosa, amor cortese ed è in grado di coinvolgere e emozionare così profondamente Dante al punto da provare pietà e svenire. Paolo e Francesca leggendo prendono consapevolezza dell’amore che è tra di loro, l’innamoramento nasce dalla lettura condivisa di un libro e il bacio tutto tremante provoca un’emozione assoluta perché sentono che sta nascendo l’amore. Traspare nei versi dell’Inferno anche l’amore per la cultura, per la patria e la conoscenza che ritroviamo nell’incontro di Dante con Virgilio, infatti il giovane letterato prova ammirazione per il grande poeta ma in particolar modo si riscontra nel XXVI canto quando nel colloquio con Ulisse viene esaltata la curiosità e la sete della conoscenza.

Classe 3A

Per celebrare il genio di Dante Alighieri, gli studenti della II A della Secondaria di Scaletta Z. hanno interpretato liberamente una parodia dell’Inferno, portando in scena, attraverso un excursus musicale, i personaggi principali del mondo dantesco.
L’intento è stato quello di rileggere alcuni brani dell’Inferno in chiave ironico-giocosa, al fine di avvicinare i giovani studenti al capolavoro supremo della letteratura italiana.
E, per proseguire in questa direzione, i ragazzi si sono cimentati nella riscrittura collettiva del celebre sonetto “Tanto gentile e tanto onesta pare”, tratto dalla “Vita nova”, utilizzando il linguaggio delle emoji, i moderni “geroglifici” che sono diventati predominanti nelle conversazioni quotidiane sui social.

Classe II A

Gli alunni della I A della secondaria di primo grado di Scaletta Zanclea presentano attraverso una filastrocca da loro inventata e disegni da loro realizzati il loro Dante Alighieri.

Classe IA

Classe III B