Pillole di paideia tra Sparta e Atene by Teresa Grano - Ourboox.com
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Pillole di paideia tra Sparta e Atene

  • Joined Feb 2021
  • Published Books 3

Gli spartani avevano un modello educativo piuttosto semplice. A Sparta il maschio, all’età di sette anni, era affidato allo stato, al quale sarebbe appartenuto fino alla morte. il rituale educativo spartano prevedeva la divisione in classi di età e la presenza di riti di passaggio da una classe all’altra.

Sparta antica. Spartani: nati per la guerra

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L’educazione dei giovani spartani consisteva nell’imparare a ubbidire, sopportare la fatica e vincere nella lotta. Dovevano camminare scalzi, ricevevano un solo mantello per tutto l’anno, erano frustati per qualsiasi colpa e nei pasti comuni non era dato loro cibo sufficiente perché cercassero di rubare viveri e apprendessero così l’astuzia.

 

 

Ad Atene, invece, dove fino a tarda età non esistettero scuole regolari, il padre di famiglia poteva liberamente educare i suoi figli da sé oppure affidarli ad altri fino all’età di 18 anni, quando i giovani diventavano cittadini e iniziavano la vita civica.

 

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A differenza degli Spartani, gli Ateniesi possedevano un modello educativo più complesso. Per il giovane ateniese una parte dell’istruzione era legata alla vita sociale. Il figlio dell’artigiano imparava dal padre in bottega il mestiere; gli apprendisti di architetti, pittori, scultori, medici fruivano di insegnamento professionale diretto; i figli dei nobili avevano uno schiavo insegnante che li avviava all’educazione letteraria, ma tutti si formavano nei luoghi in cui si svolgeva la vita sociale.

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Le bambine non accedevano all’educazione linguistica ma apprendevano tutto ciò che riguardava l’attività domestica. Mentre le giovinette di Atene venivano recluse, quelle di Sparta praticavano molti sport, e si abituavano a mostrarsi nude in pubblico: si forgiavano in questo modo madri di famiglia robuste e vigorose destinate a dare a Sparta figli sani e forti.

 

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L’obiettivo educativo a Sparta era quello di formare un buon soldato; ad Atene, invece, si puntava alla formazione di un buon cittadino.

La paidéia greca, cioè l’educazione dei giovani, aveva come fine la formazione di uomini belli e forti nel fisico ed equilibrati nella mente. L’educazione delle classi superiori prevedeva studi di lettere, musica ed esercizi ginnici. Perno degli studi letterari era Omero, considerato dai greci l’educatore per eccellenza, poiché insegnava tutto ciò che un uomo degno di questo nome doveva conoscere in campo religioso, politico e morale. Di origine antichissima era lo studio della musica: l’apprendimento del canto e degli strumenti musicali era considerato la base di ogni educazione liberale. Antico era pure il gusto dei Greci per gli esercizi fisici. Lo sport per eccellenza era la lotta, che aveva dato il suo nome alla palestra (da palé: lotta).

 

Video di approfondimento:

 

 

 

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Fonti

 

Bibliografia

 

AA.VV. “l’Occidente”, in Itinerari, vol.VI, Nuova Io E Gli Altri, Milano-Genova 1988.

 

Sitografia

 

Vita ed educazione dei giovani nell’antichità

 

 

 

 

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