I VINCITORI DELL’ILIADE

INTRODUZIONE ALL’ILIADE

L’Iliade scritta da Omero, significa vicenda di Ilio, antico nome greco della città di Troia. Tutto cominciò sull’Olimpo durante il banchetto di nozze di Peleo e della Ninfa Teti, la più bella tra le Ninfe dei mari. Tutti sono stati invitati, tranne la dea Discordia Eris che, per vendetta, gettò sul tavolo una mela d’oro destinata “alla più bella tra le dee”. Era, Atena e Afrodite volevano la mela ognuna finché Zeus, per non far litigare le dee tra di loro, scelse una mortale come giudice della gara di bellezza. Il mortale scelto da Zeus per premiare con la mela d’oro la più bella tra le dee era il giovane Paride, che viveva alle falde del monte Ida, nei pressi di Troia dove custodiva le greggi.Paride ricevette la visita dalle tre dee, rimase stupefatto dalla loro meravigliosa bellezza e in un primo momento si rifiutò

 di scegliere la più affascinante. Per convincerlo, ciascuna di esse gli offrì un premio diverso: 

Era gli offrì di diventare il più potente sovrano di tutta l’Asia; 

Atena gli promise saggezza e invincibilità in guerra; 

Afrodite, infine, lo convinse garantendogli il matrimonio con Elena, la donna più bella del mondo, ma già moglie di Menelao, re di Sparta. 

Poco dopo il giudizio, Paride venne riconosciuto da Priamo che lo ricondusse alla reggia, dove prese il suo posto tra i cinquanta figli del re. Afrodite doveva però mantenere la promessa fatta a Paride. Durante una visita di questi presso la reggia di Sparta, dove era stato inviato dal padre Priamo per rinsaldare l’amicizia con il re Menelao, la dea fece in modo che Elena si innamorasse a prima vista di Paride. I due fuggirono n su una nave e, al loro arrivo a Troia, Elena venne accolta da una corte in festa, incantata dalla sua bellezza. 

Menelao si recò dal fratello Agamennone, chiedendo il suo appoggio per vendicare l’offesa. Tutti i re ei principi achei imbracciavano le armi: Odisseo, che tentò inutilmente di fingersi pazzo per evitare l’arruolamento; Achille, benché sapesse che da Troia non sarebbe più tornato. Così venne allestita la più potente flotta che mai gli Achei avessero messo in mare, e l’esercito arrivò verso Troia.

IL DUELLO TRA PARIDE E MENELAO

Attraverso un sogno ingannevole, Zeus disse ad Agamennone ad attaccare. Il re convoca il consiglio dei capi, che danno un’interpretazione favorevole del sogno. Prima di andare all’attacco, Agamennone decide di provare i sentimenti dei soldati: alla fine convoca l’assemblea,

dove comunica un probabile ritiro, vista la decisione di tanti anni di guerra. I soldati achei si precipitano felici alle navi e solo di Odisseo e di Nestore riescono a riportare l’ordine. Ricomincia l’assemblea, dove prende la parola il soldato Tersite, brutto di aspetto e di modi, che accusa Agamennone di essere vile. Odisseo zittisce il soldato minacciandolo, deriso da tutti, piangente, tace, mentre Odisseo riaccende gli animi incitandoli alla battaglia. Seguono un lungo elenco delle persone greche partecipanti alla guerra, e uno, più rapido, per i Troiani. I due eserciti sono di fronte.A uno schieramento così bello non seguono però lo scontro: Paride, assalito da Menelao, fugge e viene gravemente rimproverato dal fratello Ettore, che ricordandogli la sua vita breve lo spinge ad affrontare il duello. Viene deciso il patto: il vincitore tra i due guerrieri avrà Elena e la guerra finirà. Elena arrivò sulle mura di Troia, dove Priamo osserva gli eserciti schierati nella pianura, la donna nomina i migliori guerrieri achei. Il duello ha inizio e Paride ha presto la peggio, ma interviene Afrodite, che lo circonda in una nube e lo trasporta nella sua camera da letto; poi la dea costringe Elena a recarsi nella stanza da letto di Paride.Mentre Paride parla con Elena, Menelao arrabbiato ricerca l’avversario e Agamennone dichiarò la vittoria del fratello: Elena ei tesori devono essere restituiti, la guerra deve finire. L’Intervento degli dei cambia ancora i patti: Atena, che insieme a Era non si accontenta della vittoria, ma vuole anche la distruzione della città, quindi si reca fra i guerrieri troiani e ordinò a Pandaro di rompere la pace lancia una freccia contro Menelao . La guerra torna a infuriare, Agamennone incita i capi e Odisseo e Aiace di dare prova di grande valore.

IL SENTIMENTO PRIVATO: ETTORE E ANDROMACA

Ettore entra in città per offrire un sacrificio ad Atena affinché calmi la furia di Diomede. L’eroe troiano incontra poi il fratello, Paride per richiamarlo in guerra. Atena e Apollo decidono che Ettore dovrà sfidare a duello un guerriero acheo.A questo punto lui vuole dare l’ultimo saluto alla moglie Andromaca e al piccolo Astianatte: fra i due sposati ci fu un colloquio di affetto e tristezza; poi Ettore si affretta verso il campo di battaglia. Ma all’arrivare della notte separati i duellanti e la giornata finisce con lo scambio di preziosi doni tra i due avversari. Durante la notte, Nestore consiglia ai capi achei di costruire un muro per difesa delle navi, protetto a sua volta da un fossato. Nello stesso momento, anche dentro le mura di Troia c’è un consiglio: un capo troiano chiede a Paride di restituire Elena, ma ribatté document tesori, ma non la donna. Al mattino, gli Achei costruirono il muro a difesa delle navi.Nestore consiglia ai capi achei di costruire un muro per difesa delle navi, protetto a sua volta da un fossato. Nello stesso momento, anche dentro le mura di Troia c’è un consiglio: un capo troiano chiede a Paride di restituire Elena, ma ribatté live tesori, ma non la donna.

LA MORTE DI PATROCLO

Patroclo, piangendo, supplica Achille di tornare a combattere. Lui, però, non dimentica l’offesa, ma dà all’amico le proprie armi. Patroclo, scambiato per l’eroe, respinge i Troiani dalle navi, fa strage spaventosa e continua l’assalto fino sotto le mura di Troia. Per sua sfortuna non è respinto da Apollo, che induce Ettore al duello. Quando il sole comincia a calare, il dio colpisce Patroclo fra le spalle. facendogli cadere le armi; Nonostante la furia di Menelao, Ettore si appropriò delle armi di Achille e le indossa. Zeus nota la sua superiorità e ricorda che la sua morte è vicina, ma gli concedi un’ultima grande vittoria: Ettore, quando lo vede ferito che si nascondeva fra la confusione lo colpì con la sua lancia.Un combattimento furioso avveniva intorno al cadavere, mentre Menelao manda un messaggero ad Achille della morte di Patroclo. amato come Achille, Ettore fa strage di nemici, tanto da costringere Menelao a chiamare in soccorso altri eroi. Arrivò la notizia ad Achille che si lascia un dolore così violento che la Ninfa Teti, accorre da lui dalle profondità del mare. Quindi, piange l’amico morto, mentre Efesto, il fabbro degli dei, pregato dalla Ninfa Teti prepara nuove armi, soprattutto uno splendido scudo di metallo. allora Achille, terribilmente ingigantito da Atena, arrivò sul fossato e impaurisce i Troiani con il grido di guerra per recuperare Patroclo. La madre gli porterà nuove armi, nonostante sappia che, quando egli avrà ucciso Ettore anche la sua fine sarà vicina.Il cadavere di Patroclo è ancora in grave pericolo: allora Achille, terribilmente ingigantito da Atena, arrivò sul fossato e impaurisce i Troiani con il grido di guerra per recuperare Patroclo. Quindi, piange l’amico morto, mentre Efesto, il fabbro degli dei, pregato dalla Ninfa Teti prepara nuove armi, soprattutto uno splendido scudo di metallo. Arrivò la notizia ad Achille che si lascia un dolore così violento che la Ninfa Teti, accorre da lui dalle profondità del mare. La madre gli porterà nuove armi, nonostante sappia che, quando egli avrà ucciso Ettore anche la sua fine sarà vicina. Il cadavere di Patroclo è ancora in grave pericolo: allora Achille, terribilmente ingigantito da Atena, arrivò sul fossato e impaurisce i Troiani con il grido di guerra per recuperare Patroclo.Quindi, piange l’amico morto, mentre Efesto, il fabbro degli dei, pregato dalla Ninfa Teti prepara nuove armi, soprattutto uno splendido scudo di metallo. Arrivò la notizia ad Achille che si lascia un dolore così violento che la Ninfa Teti, accorre da lui dalle profondità del mare. La madre gli porterà nuove armi, nonostante sappia che, quando egli avrà ucciso Ettore anche la sua fine sarà vicina. Il cadavere di Patroclo è ancora in grave pericolo: allora Achille, terribilmente ingigantito da Atena, arrivò sul fossato e impaurisce i Troiani con il grido di guerra per recuperare Patroclo. Quindi, piange l’amico morto, mentre Efesto, il fabbro degli dei, pregato dalla Ninfa Teti prepara nuove armi, soprattutto uno splendido scudo di metallo.allora Achille, terribilmente ingigantito da Atena, arrivò sul fossato e impaurisce i Troiani con il grido di guerra per recuperare Patroclo. Quindi, piange l’amico morto, mentre Efesto, il fabbro degli dei, pregato dalla Ninfa Teti prepara nuove armi, soprattutto uno splendido scudo di metallo.

IL DUELLO TRA ETTORE E ACHILLE

Al mattino la Ninfa Teti porta al figlio armi bellissime. In difesa di Elena Poseidone disse: il tuo destino è regnare sui Troiani in un altro luogo, dopo la caduta della città. Achille convoca un’assemblea dell’esercito e annuncia che tornerà in battaglia, mentre Agamennone promette doni riparati del torto inflitto dell’eroe. Poi Achille si prepara alla battaglia, raccomandando ai suoi cavalli di riportandolo vivo; gli risponde Xanto, uno dei cavalli ricevuti da Peleo, dotati di parola, lo ricordano però che anche la sua morte è vicina. Nel frattempo Zeus si riunisce gli dei sull’Olimpo per informarli che hanno tutti il ​​permesso di partecipare alla battaglia. In favore dei Greci si schierarono: Era, Atena, Poseidone, Ermes ed Efesto;al fianco dei Troiani ci sono: Ares, Apollo, Artemide ed Afrodite. Achille cerca Ettore, ma trova Elena, che lo affronta coraggiosamente, seppur con vigore insufficiente a contrastare la furia dell’eroe. Sul fiume Scamandro il combattimento tocca il massimo; Achille fa strage dei soldati troiani e riempie le acque di cadaveri, nonostante le preghiere del dio del fiume, mette l’eroe a rischio di morte. Gli intervengono, le fiamme di Efesto bruciano il terreno e si fermano la tempesta. Alla fine i Troiani, si rifugiano dentro le mura. Ritrovato il coraggio, affronta il nemico ma è ucciso dall’eroe greco. L’eroe ucciso prega che il suo cadavere sia restituito alla sua famiglia;però, Achille lo trascina alla sua tenda attaccato al carro, non rispettando il suo corpo. Solo Ettore rimase fuori. Quando Achille lo attacca, egli fugge e compie tre giri intorno alla città. Priamo, Ecuba e Andromaca si abbandonano a un dolore disperato. Di notte l’ombra di Patroclo appare ad Achille e gli rivolge due preghiere: svolgere la cerimonia funebre al più presto, per permettergli di entrare nel regno dei morti, e far riposare le proprie ceneri accanto a quelle del Pelide, quando anche lui sarà morto . Achille acconsente e tenta di abbracciare l’ombra dell’amico, che svanisce con un grido.Il mattino seguente si prepara Patroclo, vengono sacrificati molti animali e dodici prigionieri troiani, mentre si celebra giochi funebri con premi preziosi. Nel frattempo, il dolore di Achille per la morte dell’amico diventa sempre più forte. Ogni giorno lui trascina per tre volte Ettore attorno alla tomba dell’amico, finché, il dodicesimo giorno, intervengono gli dei. La Ninfa Teti è mandata da Achille per convincerlo a consegnare il cadavere di Ettore. Di notte Priamo si reca dall’eroe greco, portandogli ricchi doni. L’asprezza e il dolore di Achille si sciolgono di fronte alle suppliche del vecchio re, che umilmente chiede la restituzione del corpo del figlio.Priamo fa ritorno con il cadavere di Ettore e con l’assicurazione di una tregua di dodici giorni, mentre Andromaca, Ecuba ed Elena piangono l’eroe troiano. Per nove giorni i Troiani raccolgono legname per il cadavere di Ettore. Con il funerale dell’eroe troiano si conclude l’Iliade. Per nove giorni i Troiani raccolgono legname per il cadavere di Ettore. Con il funerale dell’eroe troiano si conclude l’Iliade. Priamo fa ritorno con il cadavere di Ettore e con l’assicurazione di una tregua di dodici giorni, mentre Andromaca, Ecuba ed Elena piangono l’eroe troiano. Per nove giorni i Troiani raccolgono legname per il cadavere di Ettore. Con il funerale dell’eroe troiano si conclude l’Iliade.Priamo fa ritorno con il cadavere di Ettore e con l’assicurazione di una tregua di dodici giorni, mentre Andromaca, Ecuba ed Elena piangono l’eroe troiano.

IL FUNERALE DI ETTORE

Andromaca piange il suo sposo morto, lei rimasta vedova, il piccolo, Astianatte, ormai orfano e la città rimasta senza difensore. Prevede che presto la città cadrà; le donne saranno portate via prigioniere; il figlio sarà destinato anche lui alla schiavitù oppure sarà imprigionato sulla torre per vendetta da un greco che Ettore aveva ucciso un familiare.

Ecuba, la madre di Ettore, nel suo lamento funebre ricorda gli altri suoi figli prigionieri da Achille e venduti in isole lontane; e poi l’umiliazione di Achille contro il corpo di Ettore. Ringrazia gli dèi perché la crudeltà di Achille non ha deformato il corpo di Ettore, rimasto perfetto e intatto come se fosse appena morto per una freccia di Apollo.

Elena pronuncia il suo lamento funebre per terza. Lei di Ettore rimpiange la sua bontà sofferente, la sua solitudine in una terra straniera in cui tutti la odiano.

Priamo ordinò al popolo raccogliere una grandissima montagna di legna, sul quale il corpo di Ettore è cremato. Non ci sono sacrifici umani, né uccisioni sacrificali di animali com’era avvenuto per i funerali di Patroclo.

I suoi fratelli e amici raccolgono le ossa e le occupano in una cassa d’oro, poi sepolta sotto un accumulo di pietra e terra. I soldati controllano la tomba per proteggerla perchè la tregua sta per terminare.

Le celebrazioni funebri terminano con un triste banchetto offerto da Priamo a tutto il popolo per onorare il figlio morto e tranquillizzare i Troiani.

Così si conclude il poema.

I PERSONAGGI DELL’ILIADE

I PERSONAGGI PRINCIPALI DEI TROIANI

Elena : bellissima moglie di Menelao fuggita da Sparta per seguire Paride.

Paride : figlio di Priamo ed Ecuba e rapitore di Elena. nell’Iliade è descritto come un guerriero di scarso valore.

Priamo : anziano re di Troia, padre di cinquanta figli (i maschi muoiono tutti durante la guerra).

Ettore : figlio di Ecuba e Priamo, marito di Andromaca, padre di Astianatte. Ettore è il più forte tra i guerrieri troiani. Muore per colpa di Achille.

I PERSONAGGI PRINCIPALI DEGLI ACHEI

Achille : il più ‘forte guerriero acheo, figlio di Peleo e della Ninfa Teti. Quando era ancora piccolo, la madre lo bagnò nelle acque del fiume Stige, rendendolo invulnerabile eccetto nel tallone, la parte trattenuta dalla dea durante l’immersione.

Menelao : re di Sparta, fratello di Agamennone e marito abbandonato da Elena.

Patroclo : fraterno amico di Achille.

Agamennone: re di Micene, capo dell’esercito acheo, figlio di Atreo e fratello e cognato di Menelao in quanto sposo della sorella di Elena, Clitennestra. Valoroso e prepotente, si scontra contro Achille all’inizio del poema.

ALTRI PERSONAGGI TROIANI

Andromaca: moglie di Ettore e figlia del re di Tebe.

Ecuba: moglie di Priamo, regina di Troia, madre di diciannove dei suoi cinquanta figli.

Enea: valoroso capo troiano, figlio di Anchise e Afrodite.

ALTRI PERSONAGGI ACHEI

Agamennone: re di Micene, capo dell’esercito acheo, figlio di Atreo e fratello e cognato di Menelao in quanto sposo della sorella di Elena, Clitennestra. Valoroso e prepotente, si scontra contro Achille all’inizio del poema.

Aiace: figlio di Telamone re di Salamina, il più valoroso guerriero dopo Achille.

Diomede: valoroso guerriero figlio di Tideo, partecipa alla guerra di Troia a partire dal quinto libro.

Odisseo : re di Itaca. Si distingue per la sua intraprendenza, la sua abilità e la sua astuzia.

FATTO DA:

• CICCARELLI FEDERICO
• CARINELLI MATTEO
• EDOARDO FRANCESCO CICOTTO
• CIMINARI ALESSIA
• GIACOBBI JULIA