La dipendenza da videogiochi
Parallelamente alla diffusione di Internet e dei social media si sta verificando una tendenza ad un uso eccessivo o inadeguato di queste tecnologie che può portare allo sviluppo di una nuova dipendenza, quella da Internet. Le numerose ricerche che si sono concentrate sull’Internet Addiction hanno evidenziato i costrutti legati a questo fenomeno: autostima, depressione, ansia, perfezionismo e credenze metacognitive.
Sono 300.000 solo in Italia gli adolescenti che passano anche 80 ore alla settimana davanti a giochi come Fortnite. Una dipendenza che si mangia ogni pensiero e ogni relazione. E da cui ci si libera solo con un percorso lungo e faticoso.
Quando si può parlare davvero di dipendenza dai videogiochi? Sono le ore trascorse a giocare a determinarla?
Limitarsi al numero di ore rischierebbe di creare una classificazione approssimativa . Un ragazzo che gioca molto ma che tiene insieme gli altri elementi della vita, va a scuola, vede gli amici, si prende cura del suo corpo, non ha un disturbo . Non bisogna fare confusione. Si parla di dipendenza quando il giocare si associa a un progressivo isolamento sociale .
Gli adolescenti più colpiti sono quelli che vogliono diventare i più forti , assumere uno status sociale all’interno del gioco, perché non riescono a inserirsi nel gruppo . La fuga in questo mondo parallelo e fittizio di relazioni sarà lento e continuo, ei ragazzi più deboli tenderanno a confondere realtà e finzione .
A chi chiedere aiuto
In Italia l’unico ospedale pubblico che dispone di un dipartimento dedicato alla cura del disturbo da videogioco è il Policlinico Gemelli di Roma , con il Centro pediatrico interdipartimentale per la psicopatologia da web, diretto da Federico Tonioni, ma ci sono anche alcune realtà private che si occupano del problema.
Published: Feb 16, 2021
Latest Revision: Feb 16, 2021
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