Omicidio al CFP

by Raul

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Omicidio al CFP

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Omicidio al CFP by Raul - Illustrated by Omicidio al CFP - Ourboox.com

Era un giorno qualsiasi nel Centro Formazione Professionale di Como, l’Iperal era appena aperto e gli studenti entravano a scuola con la calma di un bradipo appena svegliato.

Ogni prof svolgeva il loro compito: il prof Magenta preparava gli ingredienti per la lezione che stava per susseguirsi; una lombata di vitello insieme ad una fiorentina per una dimostrazione sul come cucinarla.

La prof Masseroni invece stava preparando il video da guardare in classe uno sui salumi ed uno sui latticini. La professoressa Rossini invece preparava anche lei una lezione ma sul famoso Gualtiero Marchesi, mentre la prof Porciani stava organizzando i fogli per lo stage delle classi.

La dott. essa Colombo si recò in cucina per cercar il prof Magenta ma si ritrovò con una scena raccapricciante: il corpo del prof era seduto accanto alla stufa con un trinciante insanguinato nella sua mano ed un taglio netto alla gola.

La dottoressa mando tutti gli studenti a casa per non farli spaventare ma fece tenere i prof nell’ istituto.

Ovviamente l’idea del suicidio era la prima a venire in mente : la motivazione però non si sapeva. Sotto il cadavere si poté notare un pezzo di scottex con una scritta che citava” prof I” ovviamente pensarono fosse un messaggio in punto di morte e così ognuno comincio ad accusarsi l’uno contro l’ altro, per poi pensare che non c’era nessuno che avesse l’iniziale “I” quindi ,ancora tutti sospettosi degli altri iniziarono una seduta di idee sul possibile ultimo messaggio del Magenta.

Alcuni pensarono fosse la lettere finale di un nome altri pensavano fosse un 1 mentre altri ancora pensavano fosse l inizio di un rebus complicato.

Il prof Acierno, ricordandosi della scrittura del Magenta, capì che non era un 1 ma una lettera incompleta quasi come se stesse per scrivere l’intero nome senza successo.

Così iniziarono le domande sugli alibi e tutti avevano un alibi di ferro eccetto la prof Masseroni, la prof Rossini ed il prof Acierno. La prof Porciani era in segreteria insieme alla prof Colombo e tutta la segreteria poté vederle lavorare in ufficio.

La prof Masseroni si giustificò arrivando un po’ più in ritardo del solito ma nessuno poté controllare in quanto le telecamere esterne erano in manutenzione.

La Rossini si giustificò dicendo che era rimasta sempre nell’ aula 210 a modificare il finire il powerpoint e che qualcuno la avrebbe vista in caso fosse scesa dalle scale.

Mentre l’ Acierno che era a prendersi un caffè all’acquario disse che era stato visto da Corrado ed alcuni studenti, il suo alibi era anche esso valido in quanto chiesero a Corrado.

Quindi rimasero come indiziate la prof Masseroni e la prof Rossini quindi decisero di andare a vedere le lezioni di entrambe, tutti accordarono alla prova ed andarono a vedere la lezione prima della Masseroni poi della Rossini.

Andarono tutti nell aula dove si sarebbe dovuta tenere la lezione sui formaggi e cercarono il powerpoint sui latticini e lo trovarono, come sarebbe dovuto essere, completo.

Quindi la prof Masseroni, tirato un sospiro di sollievo, si dirisse verso la stanza 210 dove si sarebbe tenuta la lezione su Gualtiero Marchesi controllarono che il powerpoint fu completo e lo era.

Panico generale in quanto un assassino era tra loro ma non sapevano chi.

La prof Colombo si ricordò che il powerpoint su Marchesi era già sta creato per un’ altra classe dello stesso anno quindi non c’ era bisogno di revisionarlo per una lezione, era già pronto da presentare in quanto già stato approvato da lei, per lo shock non si era ricordata subito ma ora che le acque si erano calmate gli tornò in mente. La prof Rossini non provò nemmeno a difendersi in quanto sapeva già che ogni parola sarebbe stata vana ed ammise la colpevolezza.

La salma del prof magenta venne portata via insieme alla prof Rossini, l’aria di amarezza che circondava la scuola era terribile e tutto questo successe solo per in litigio troppo acceso.
Si capì poi, che il biglietto del prof stava a significare “prof Rossini” ecco come una “I” era l’inizio di una “R”.

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