UN OMICIDIO AL CFP

by Ivan

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UN OMICIDIO AL CFP

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UN OMICIDIO AL CFP

San Valentino 2019 Immagini | Sfondi | Dediche | Auguri | Idee | Consigli

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Era un giorno di pioggia, freddo e nebbioso il 27 gennaio, erano le 10:45 del mattino, tutte le classi stavano facendo tranquillamente la lezione quando tutto d’un tratto si sentì urlare … era un urlo da donna sembrava un urlo di paura, proveniva dai piani superiori, tutti andarono a vedere cosa fosse successo … al secondo piano, nel corridoio in fondo vicino alla scala di emergenza, era la prof Porciani che fece quel urlo,una prof tra le segretarie della scuola, c’era il prof Tettamanti, il prof di inglese, lì per terra morto stecchito, sembrava non avere nessuna ferita, nessuno toccò il corpo prima dell’arrivo della polizia.
La polizia intervenne spostarono il corpo, non c’erano ferite.
Sembra strano che morì proprio lui visto che era tra le persone più divertenti del CFP.
Non c’erano armi del delitto, la polizia pensa che sia per un arresto cardiaco, ma è proprio qui che si mette in gioco il prof Moriani, il prof di informatica, che confessa a tutti che lui arrivò a scuola proprio nel momento in cui la prof Porciani urlò dato che aveva la prima lezione alle 11:15, ed era vera come cosa confermata dalle videocamere esterne, non si poteva risalire alle videocamere interne per il fatto che il giorno prima si erano disattivate e non erano accese, quindi il prof Moriani non poteva essere stato e diventò l’investigatore di questo caso.
C’erano pochi indizi a disposizione: il primo è un sacchetto con un panino al suo interno, vicino al corpo, era il panino del prof Tettamanti con prosciutto crudo e rucola, mangiava sempre quello, il secondo poteva essere un arma che era l’estintore, era abbastanza lontano dal corpo però non era al suo posto.
Il prof Moriani inziò a interrogare le persone, come prima persona interrogò la prof Porciani dato che è stata la prima a vedere il cadavere.
Il prof Moriani chiese alla prof Porciani da dove arrivava e lei rispose dalle scale normali fischiettando, dalle scale dove non c’è l’ascensore e disse che lo vide da lontano e si avvicinò poi urlò, disse anche che prima non incontrò nessuno, aggiunse che stava salendo per dare una comunicazione proprio al prof Tettamanti.
Le altre persone sospette che interrogò sono:
La prof Rossini, la prof di italiano, venne interrogata dal prof Moriani, gli chiese dove era quando la prof Porciani urlò e disse che era a fare lezione nell’acquario con la 2B.
Un’ altra persona sospetta era il prof Acierno lo interrogò e disse che era a fare lezione anche lui nel primo piano nell’aula più in fondo, vicino alle scale di emergenza, non poteva essere nè lui e neanche la prof Rossini dato che stavano facendo lezione.
L’ultima persona sospetta era la prof Masseroni visto che anche lei era nei piani del CFP dove insegnano,  e disse che stava facendo lezione nello stesso piano del prof Acierno e lo vide uscire dalla classe, ma vide che andò verso il bagno non verso le scale.
Il prof Moriani scoprì grazie alla prof Porciani che da orario il prof Tettamanti quando morì era in pausa, e scoprì un’altro indizio che stava nel panino, aprì la busta e scoprì che il panino era già mangiato in parte, allora capì che non si trattava di un arresto cardiaco , ma bensì di avvelenamento, il prof Moriani arrivò a una conclusione e la spiegò a tutta la scuola … l’assassino è stato molto furbo ha usato l’inganno, ma soprattutto ha usato le scale di emergenza per salire dal primo al secondo piano, ha messo del veleno nel panino al crudo e rucola comprato personalmente da lui la mattina stessa, e glielo regalò al prof Tettamanti, poi nell’ora di pausa del prof Tettamanti, il prof Acierno fece finta di andare in bagno, ma invece prese la scala di emergenza e salì al secondo piano, nel corridoio c’era il prof Tettamanti che non stava bene e stava andando in bagno,prese l’estintore e da dietro glielo tirò in testa molto silenziosamente infatti non c’erano ferite, ma una botta sulla nuca, tutti pensavano fosse perché era caduto.
Infine voleva nascondere il corpo dal corridoio alla scala di emergenza visto che non ci passa nessuno, ma non fece in tempo perché sentì la prof Porciani salire le scale principali fischiettando, così lasciò il corpo vicino alla porta di emergenza e l’estintore dove gli aveva tirato la botta in testa e scappò dalle scale tornando dai propri studenti in classe.
Così il prof Acierno confessò e disse la motivazione: il prof Tettamanti il giorno prima gli rigò la macchina con la sua e disse che non poteva pagargli i danni perché era al verde.
La polizia ha sentito tutto e portarono in centrale il prof Acierno e così si concluse il caso al CFP.
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