LE ORIGINI DEI SANNITI
Varie sono le ipotesi che studiosi ed esperti hanno dato circa l’origine dei Sanniti.
Qualche autore ha sostenuto che nella penisola, nell’età del Bronzo, si sono avute due invasioni preistoriche, quello dei Sanniti, quelli degli Osco-Umbri. Alcuni pensano che queste popolazioni provenissero dal Nord, altri da Est.
I Sanniti, nascono dunque, dall’unione degli Aborigeni con gli invasori Indo-Europei.
I Sanniti abitavano nell’ Italia centro meridionale, nella zona appenninica tra l’Abruzzo, il Molise, la Campania, la Lucania e la Puglia, già dal 600 a.C.
LA PRIMAVERA SACRA
La Primavera sacra, in latino Ver Sacrum, era una riccorrenza rituale di origine Italica. Veniva celebrata in occasione di carestie, o per scongiurare un pericolo grave. Consisteva nell’offrire come sacrificio tutti i primogeniti nati dal 1 marzo al 1 giugno della seguente primavera. Gli animali venivano effettivamente sacrificati, mentre i bambini crescevano come sacrati, per poi, una volta adulti dovevano emigrare per fondare nuove colonie. In questo modo si formava un nuovo popolo.
LE TRIBU’ SANNITE DEL MOLISE
I Frentani, i Pentri, gli Irpini, i Carricini sono le quattro tribù che formavano i Sanniti.
I Frentani erano un antico popolo italico di lingua Osca, insediata sulla regione costiera adriatica centrale, strettamente vicini ai Sanniti, negli attuali Abruzzo sud-orientale in basso Molise. Furono nemici di Roma durante le guerre Sannitiche, nel quarto secolo a.C. ma ne furono alleati contro Pirro, i Galli e Annibale. Ebbero la cittadinanza Romana dopo la guerra sociale.
I Pentri erano stanziati nel Sannio Settentrionale a cavallo delle attuali province, Isernia- Campobasso- l’Aquila e Chieti. Il loro nome significa -popolo dei monti-.
ABBIGLIAMENTO
Dalle testimonianze ricevute dalle necropoli Sannite, sembra che, a causa del clima freddo indumenti fossero prevalentemente di lana.
ABBIGLIAMENTO DELLE DONNE
Le donne indossavano un lungo “peplos” bianco senza maniche, con una cintura intorno alla vita, sopra portavano una tunica fermata da una fibula. come ornamento indossavano anelli, braccialetti e cerchi alle caviglie, il gioiello più importante era châtelaine cioè una catena formata da maglie di ferro e spiragli metallici.
ABBIGLIAMENTO UOMINI
Gli uomini indossavano il chiton di lana; Portavano un gonnellino con una casacca senza maniche e portavano di calzini tenuti fermi da lacci incrociati. In vita portavano la cintura. Gli uomini portavano delle specie di collare a cerchi, anche decorato da amuleti e ciondoli. Portavano anelli e bracciali, intorno al braccio e ai bicipiti.
ATTIVITA’ SANNITE
Presso i Sanniti la donna aveva un ruolo importante; infatti a lei spettava la cura della casa e l’educazione dei figli; ella era molto brava in questo, veniva addestrata sin da piccola. Inoltre la donna si occupava della filatura e della tessitura e aiutare l’uomo nella oltivazione dei campi. Gli uomini si dedicavano alla caccia, allevamento delle pecore (nelle zone montuose ) e dei bovini nelle zone costiere. Ma l’attività principale dell’uomo era sempre la guerra.
ALIMENTAZIONE SANNITA
I Sanniti ricavavano sostentamento direttamente dalla terra,il loro alimento principale era il farro, mangiavano anche i legumi, ortaggi vari e frutta. Per quanto riguarda le carni queste provenivano dagli allevamenti di ovini, bovini e dalla caccia. Il pane veniva cotto sotto la enere calda posta in una bassa pentola di terra cotta rovesciata. Bevevano il vino prodotto nella zona di Benevento e l’uva, sia fresca sia passita, era conservata in contenitori di argilla. Fin dai tempi più remoti era conosciuto il miele usto come condimento.
ABITAZIONI DEI SANNITI
Le abitazioni dei Sanniti erano chiamati “casali”; molto probabilmente erano costituiti da una sola stanza, erano molto semplici e poco arredate.Le abitazioni erano diverse nelle tribù dei Pentri e quelle dei Frentani. Quelle dei Pentri erano costruiti con tronchi e pietre. Per questo motivo sono state raramente ritrovate traccioe di case Pentre e non Frentane. Quelle Frentane erano costruite con canne e paglia.
LA LINGUA
La lingua parlata dai Sanniti si chiamava Osca dal nome del popolo degli oschi che già viveva nell’ italia Meridionale. Questa lingua era conosciuta in tutta l’Italia Meridionale, fino alle colonie della Magna Grecia. Per secoli l’Osco fu solo lingua orale;i SANNITI incominciarono a scriverla solo quando entrarono in contatto con Etruschi e Greci. I Sanniti misero insieme lettere greche ed etrusche, lette da destra verso sinistra, e inventarono l’alfabeto Osco che comprendeva 21 lettere .
L’ARTE SANNITA
Gli oggetti d’arte sannita sono pochi e limitati alle esigenze della vita quotidiana. Ceramica ad impasto, ornamenti ed armi di bronzo e di ferro erano prodotti in modo rudinentale aleno fino al v secolo a.C. L’arredo della casa era costituito da: grossi vasi, tazze, pisside, sky phos, patere, lucerne. Confrontando gli utensili dei Pentri con quelli dei Frentani notiamo che ci sonodelle differenze.
LA SCULTURA
La terracotta, la pietra e il bronzo per la realizzaione delle statue. La statua raffigurante Minerva, rinvenuta nelle rovine del tempio a lei dedicato a Roccospromonte vicino a Bojano, risale al v secolo a.C, e di grandezza quasi naturale ed è conservata a Vienna. Questa statua è di terracotta.
L’ECONOMIA DEI SANNITI
I Sanniti si dedicavano principalmente all’agricoltura,coltivavano gli ulivi ,viti ,cereali (sopratutto il farro),cavoli ,fagioli,fichi,aglio.
Importante era anche l’allevamento dei bovini e ovini.
Legata all’allevamento,era la pratica della transumanza che consisteva nello spostamento di madrie e greggi dalla montagna alla pianura (in inverno) e viceversa (in estate).
Lo spostamento avveniva attraverso dei tracciati chiamati “calles” (oggi chiamati tratturi).
Era molto sviluppato lo sfruttamento delle foreste per legname da costruzione e da legna da ardere.
Il commercio e l’artigianato era piuttosto limitato.
Erano praticati perlopiù nella zona costiera,le attività commerciali si basavano soprattutto sul baratto molto meno sulla moneta.
L’artigianato conisisteva nella produzione di vasi, utensili, armi e tessuti di lana.
IL GOVERNO SANNITA
Il governo Sannita costituiva la lega sannitica, che svolgeva le funzioni di difesa in caso di attacchi nemici. Il governo era basato sul Touto, che era l’unità politica e amministrativa più importante, che comprendeva alcuni Pagus.
IL TOUTO
Il Touto era una repubblica democratica formata da un insieme di Pagus in associazione tra loro. Era governato da un ristretto numero di famiglie, accettate dal popolo pacificamente. Sembra che ogni tribù costituisse un Touto. Il gruppo di famiglie esercitava il potere in Medix tuticus, che era il magistrato supremo, il capo dello Stato, lui era eletto per un anno, ed era rieleggibile. Il magistrato svolgeva vari lavori, amministrava la legge, era capo militare , convocava le assemblee capo religioso.
PAGUS
Il Pagus era un insieme di piccoli villaggi che comandava questioni sociali, agricole e religiose. Era guidato dal Meddix Minor che si chiamava così perché era il magistrato inferiore. Oltre al Meddix Minor, il Pagus era affiancato dal Consiglio dei giovani che organizzava la difesa per la fortificazione. I Pagus, inoltre, eleggeva i rappresentanti; per poi inviarli al Touto.
LEGA SANNITICA
Essa era una confederazione composta da rappresentanti di ogni tribù che difendevano il loro territorio dai nemici e sceglieva un capo in caso di guerra.
LE GUERRE SANNITICHE
Prima guerra sannitica : 354 a.C – 341 a.C
La prima guerra sannitica ebbe inizio nel 354 a.C con la stipula di un trattato tra Sanniti e Romani. Nel 343 a.C iniziò la vera guerra che durò fino al 341 a.C. Le cause furono l’ampliamento della propri sfera di influenza militare sui territori limitrofi al Sannio e, intorno al IV secolo a.C, la frequentazione di nuove aree di scambio dove commerciare manufatti e bestiame. Ciò li portò pericolosamente vicino al Lazio dove i Romani avevano conquistato il predominio politico sul territorio . Lo scontro con i Romani fu inevitabile, ma entrambi i popoli si resero conto della rigidità dell’ avversario in battaglia. Così stipularono un trattato di pace di cui la condizione era di non oltrepassare il fiume Liri. Nessuno doveva oltrepassare quel confine, infatti se uno dei due popoli avesse osato sarebbero tornati subito alle armi.
LA SECONDA GUERRA SANNITICA
326 a.C – 304 a.C
Anche i Sanniti e i Romani attraversarono un periodo di pace ed unione d’intenti portandoli a combattere insieme contro le popolazioni Latine ribelli. I motivi della seconda guerra sannitica furono una serie di atti ostili reciproci. Cominciarono i Romani; quando nel 328 a.C fondarono una colonia su una riva del fiume Liri di cui i Sanniti consideravano propria appartenenza . Nel 326 a.C Roma, inviava i feziali a dichiarare guerra ai Sanniti, ottennero poi l’appoggio dei Lucani e Apuli con i quali furono stabiliti trattati di alleanza. Nel secondo anno di guerra, precisamente nel 325 a.C, Roma dichiarò guerra ai Vestini perché alleati con i Sanniti. Nel 324 a.C i Romani, ottennero un altra vittoria su i Sanniti ; ma nel 322 a.C i Romani ottennero una vitoria contro di loro in campo aperto. Nel 321 a.C l’esercito romano subì l’ umiliante sconfitta alle Forche Caudine. Spie sannite travestite da pastori condussero i Romani verso una stretta gola montuosa dove furono presi facilmente dai nemici. Nel 320 a.C i consoli e l’esercito tornarono alle Forche Caudine per rigettare la condizione di pace imposta a Roma consegnando ai Sanniti anche i due consoli che li avevano accettate. Nel 319 a.C i Romani presero il controllo di Satrico e sconfissero i Frentani; l’anno successivo i Sanniti ottennero una tregua biennale. Infine nel 304 a.C i Romani sconfissero i sanniti.
LA TERZA GUERRA SANNITA
299 a.C – 290 a.C
Nel 298 a.C i Lucani inviarono ambasciatori a Roma, per chiederne la protezione. Roma accettò l’alleanza con i Lucani e, dichiarò guerra ai Sanniti. Nel 297 a.C gli eserciti romani arrivarono nel Sannio e riuscirono a sconfiggere un esercito di Apuli, impedendo così che essi si potessero unire agli alleatati Sanniti. Nel 296 a.C i due consoli eletti operarono in Etruria, dove si erano recati i Sanniti per ottenere l’alleanza degli Etruschi, sconfiggendo un esercito Etrusco-Sannita. Mentre Quinto Fabio e Decimo Mure, lasciati nel Sannio misero a fuoco la regione facendo grande bottino. La resa dei conti ci fu con la Battaglia di Sentino nella pianura in prossimità di Sassoferrato, dove nel 295 a.C i Romani dovettero parteggiare con coalizione nemica composta da 4 popoli : Sanniti, Etruschi, Galli ed Umbri. Nel 294 a.C mentre l’esercito romano otteneva grandi vittorie sugli Etruschi, fu combattuta una sanguinosa guerra durata 2 giorni, di cui i Romani furono i vincitori. Nel 293 a.C i consoli condussero i loro eserciti su rotte parallele partendo dalla media valle del Liri. Il piano era di attaccare contemporaneamente e con la massima durezza; questa doveva essere una guerra di sterminio, atte a decretare la fine dei Sanniti. I combattimenti nella battaglia di Aquilonia furono durissimi e costarono la vita a 50 000 uomini; ma a sera i comandanti Romani entravano vittoriose nelle loro fortezze. Con la vittoria sui Sanniti, i Romani conquistarono una posizione avvantaggiante su tutto il centro sud.
LA GUERRA SOCIALE
Dopo le guerre sannitiche, i popoli dell’Italia centrale, tra cui i Sanniti, furono costretti a combattere una GUERRA SOCIALE per avere il riconoscimento della cittadinanza romana.
E’ STATO MOLTO BELLO FARE UN SALTO NEL PASSATO PER CONOSCERE MEGLIO LE NOSTRE ORIGINI … MA L’AVVENTURA E’ FINITA E INIZIERA’ L’EPOCA DI SVILUPO DIUN ALTRO POPOLO QUELLO CHE SCONFISSE I SANNITI NUMEROSE VOLTE, E CIOE’ I ROMANI. CIAO E AL PROSSIMO OURBOOK !!! SALUTI DA ANDREA E DENISE.
Published: Mar 13, 2017
Latest Revision: May 4, 2017
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